Maximo, niente lezioni in palestra. Gli istruttori protestano: "Il Comune non ci rinnova il contratto"
C'è apprensione nel centro sportivo in zona Bufalotta, all'interno del Punto verde qualità dal 2012 gestito dal dipartimento Ambiente. "Ci hanno detto che esiste una lista con i nomi delle persone che rischiano il lavoro o a cui verrà ridotto l'orario. Abbiamo 1600 iscritti che hanno pagato un abbonamento annuale e noi stiamo vivendo un'ingiustizia", spiega un insegnante

"Stiamo vivendo una situazione drammatica e assurda - spiega il professor Luciano Mazzà, insegnante di ginnastica - Abbiamo migliaia di persone che hanno pagato l'abbonamento annuale e noi non sappiamo come comportarci. Il responsabile Biagio Pignanelli ci ha comunicato telefonicamente che non a tutti verrà rinnovato il contratto e ad altri verrà ridotto l'orario di lavoro. E che è stata inviata una lista con i nomi delle persone che perderanno il lavoro. Non riusciamo a capire il motivo, è un'ingiustiza. Tutti dobbiamo essere di nuovo contrattualizzati".
Il Punto verde qualità della Bufalotta è stato inaugurato nell'ottobre 2007, alla presenza del sindaco Walter Veltroni e dell'assessore all'Ambiente Dario Esposito. Questo spazio di circa 70mila metri quadrati, sorto su un'area pubblica, fino a poco tempo fa era in disuso. Ora invece ospita diversi tipi di strutture: terme romane, palestre, campi da tennis, beach volley e calcetto, un percorso ippico, un centro estetico, una ludoteca. Un vero centro benessere immerso nel verde dove gli abbonati possono seguire corsi fitness nelle sale con attrezzature e pesi.
Da oggi però tutto è a rischio. Come spiega Mazzà, istruttore di ginnastica posturale che
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