venerdì 4 maggio 2012

Libero News 4/5/2012 - Casse vuote in Campidoglio, la ricetta anti-sprechi dell'Udc

Casse vuote in Campidoglio, la ricetta anti-sprechi dell'Udc

Campidoglio. La sessione di bilancio è alle porte e il Comune fa i conti con le casse semivuote. Alessandro Onorato, capogruppo dell'Udc, fa il punto della situazione e rilancia una serie di proposte per razionalizzare la spesa. A partire dalle auto di servizio, per le quali si spendono 5 milioni all'anno per il noleggio e altri 3 per il carburante. Per finire agli stipendi dei dirigenti delle partecipate, alla situazione in cui versa l'Atac e alle fidejussioni sui Punti verde qualità

Venerdì, 4 maggio 2012 - 09:39:00

di Marcello Viaggio

Via le auto blu. Via le fidejussioni ai Punti Verde Qualità (11 milioni solo nel 2011). Anagrafe pubblica del patrimonio immobiliare: valore catastale, canone di locazione, morosità, tutto on-line. Queste ed altre le proposte dell'Udc per la sessione di bilancio 2012 del Comune di Roma.
Le strade della capitale stanno diventando una gruviera, buone al più per la Camel Trophy, la manutenzione è ridotta al lumicino. I vigili urbani non hanno più neppure i moduli per scrivere le multe. Il Comune si prende i soldi destinati da Regione e Provincia ai municipi; il presidente dell’XI, Catarci, minaccia di rivolgersi alla Corte dei Conti. E le cose non potranno che peggiorare. L'Atac dal 1 giugno aumenterà il biglietto dell'autobus, solo per fare un esempio, da 1 a 1,50 euro. Oltre a cancellare le agevolazioni per anziani e studenti.
Alessandro Onorato, capogruppo Udc in Campidoglio, non riesce a nascondere l'indignazione: “L’eliminazione degli abbonamenti mensili dell’autobus per gli studenti è una follia. L’Atac non ha liquidità? Cominci a recuperare soldi tagliando i super-stipendi dei suoi dirigenti!”.
La sessione di bilancio è alle porte. Onorato, qual è la ricetta anti-sprechi dell'Udc?
“Intanto le auto blu. Il Comune ha a disposizione 226 auto di servizio, per funzioni operative e di rappresentanza, guidate da oltre 250 dipendenti comunali. Stando alle cifre di bilancio, si spendono 5 milioni all’anno per il noleggio e altri 3, 5 milioni per il carburante”.
Alessandro Onorato (1)
Alla faccia della crisi, insomma. Nessuno rinuncia alle auto blu.
“Come gruppo Udc ne abbiamo proposto l’abolizione. Gli autisti potrebbero essere ricollocati sul trasporto disabili e sugli scuolabus, garantendo un risparmio sugli appalti esterni di 9 milioni di euro ogni anno”.
Una bella somma. E poi? “Il taglio del 50% sugli stipendi dei dirigenti delle aziende partecipate. La proposta sarà presentata l’8 maggio durante un convegno a cui inviteremo Alemanno e l’assessore Lamanda. Per quanto riguarda Atac, ad esempio, non è sufficiente il tetto massimo di 294mila euro stabilito dalla giunta. Come non basta il taglio del 10% delle retribuzioni dei dirigenti stabilito dal cda”.
L’opinione pubblica è frastornata, all’Atac semplici geometri sono pagati a peso d'oro.
“Guardi, secondo i nostri dati sono ben 93 i dirigenti che all’Atac prendono stipendi sui 200mila euro. Con il taglio del 50% che proponiamo noi, si risparmierebbero almeno 5 milioni di euro l’anno. Inoltre occorre la razionalizzazione dei parametri del personale: più di mille dipendenti, pur avendo le stesse competenze di altri, hanno retribuzioni diverse, benefit, fuoribusta. L’azienda risparmierebbe altri 6 milioni l’anno”.
Onorato, lei passa per un convinto ambientalista. Come si può evitare in futuro un nuovo scandalo sui Punti Verde Qualità?
“Proprio in vista della sessione di bilancio abbiamo chiesto l’annullamento delle fidejussioni (garanzia sul prestito) ai PVQ. Solo l’anno scorso il Comune ha speso 11 milioni di fidejussioni. Non è possibile. Sappiamo tutti che a sviluppare i PVQ sono veri e propri imprenditori, il rischio di spesa se lo accollassero loro”.
E con questi 11 milioni risparmiati, che proponete di fare? “Potrebbero essere stornati sulla manutenzione del verde”.
Che sviluppi pensa che ci saranno dalle indagini della magistratura? “Mi auguro che si faccia chiarezza il più presto possibile. Ma il Comune nel frattempo deve fare qualcosa. Noi abbiamo fatto le nostre proposte: cancelliamo le fidejussioni”.

L’Atac invece pensa di fare cassa con l’aumento del biglietto dell’autobus...

"Quello che  scandalizza di più è l’eliminazione degli abbonamenti mensili per gli anziani e soprattutto gli studenti. Oggi ho chiamato l’assessore Aurigemma per avere spiegazioni. Mi sembra una follia. Io ho 31 anni, ricordo bene quando da ragazzo veniva il momento di rinnovare l’abbonamento. Noi eravamo 3 fratelli, i miei genitori erano insegnanti. Se ci avessero chiesto 3 abbonamenti annuali tutti insieme non avremmo avuto i soldi. Capisco un piccolo adeguamento della tessera. Ma cancellare l'abbonamento mensile è una follia”.

Passiamo ad un altro tema caldo, quello dei rom. Il campo de La Barbuta, che è il perno su cui ruota tutto il Piano nomadi del Comune, da oltre due anni è fermo, prima per i ritrovamenti archeologici, poi per i rifiuti tossici. Senza contare l’opposizione feroce del Comune di Ciampino, su cui ricade La Barbuta.

“I nostri assessori e consiglieri di Ciampino sono avvelenati col Campidoglio. Mi chiamano spesso. La Barbuta diventerebbe grande come una città, considerato che vogliono chiudere il campo di Tor de’ Cenci e trasferire lì i rom. Che vuole che le dica? Se Alemanno pensa di risolvere il problema dei nomadi, spostandoli da una parte all’altra, il fallimento è assicurato".

In città i rom sembrano gli stessi di 4 anni fa, se non di più. "Noi abbiamo fatto dei conti. L’anno scorso per il piano nomadi sono stati spesi dal Comune di Roma 35 milioni di euro. E non è cambiato nulla. Dirò di più. Ogni anno il Comune spende 9 milioni fra controllo dei campi e scolarizzazione, ma il livello qualitativo dei servizi è pessimo. Se i genitori non mandano i figli a scuola, ad esempio, nessuno fa niente”.
Un fallimento su tutta la linea, insomma, secondo lei? "Purtroppo si è affrontato il problema in modo demagogico. Nella campagna elettorale del 2008 Alemanno aveva promesso che avrebbe espulso 20mila rom. Poi ha scoperto che la stragrande maggioranza dei rom sono italiani o comunitari. Oppure apolidi, gente che è venuta da noi 15 anni fa dalla Jugoslavia, che non ha più documenti, non ha più nazionalità. Dove li rimandi indietro? Se non è demagogia questa.....".
E come se ne può uscire, invece?

"Il problema non si risolve né col razzismo né col buonismo né tantomeno con la demagogia. Serve un piano serio, d’intesa con il governo nazionale. Che preveda ad esempio che chi non rispetta le regole vada espulso dal campo. Non vuoi lavorare? Non vedo perché io ti devo mantenere. Al contrario si potrebbero trovare forme di lavoro accettabili per l'indole rom. Ad esempio piccole iniziative di artigianato”.

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