Oggetto: Punto
Verde Qualità “MADONNETTA”
1.L’iter
di approvazione
Tra le
aree messe a bando dall’Amministrazione Comunale per la realizzazione e la
gestione dei Punti Verdi Qualità era compresa un’area di mq 213.600 circa
compresa tra via di Acilia, via di Saponara e via Bruno Molajoli – Municipio
Roma denominata Punto Verde Qualità 13.8
“Piano di Zona B/8 Madonnetta”
La ditta individuale Andrea Ciabocco (dante causa
della S.S.D.
Polisportiva CIABOCCO ANDREA srl) presentò domanda per
ottenere la concessione dell’area secondo le modalità previste dal bando e
nella graduatoria approvata con deliberazione della Giunta Comunale n. 4480 del
17 dicembre 1996
la stessa risultò prima classificata.
La deliberazione del Consiglio Comunale n. 84 del 7 maggio 1998 che
approvava integrazioni ed interpretazioni autentiche della deliberazione del
Consiglio Comunale n.169/95 ,tra l’altro, rilevava che “è emersa la opportunità per i primi classificati di utilizzare le
risorse finanziarie messe a disposizione dall’Istituto del Credito Sportivo,
per cui si rende necessario autorizzare la modifica della figura giuridica del
soggetto primo classificato in modo conforme a quanto richiesto dall’I.C.S.”.
La ditta individuale Andrea Ciabocco
presentò il progetto definitivo che, dopo l’esame della conferenza dei servizi,
fu approvato dalla Giunta Comunale con la deliberazione n. 2175 del 17 gennaio
1999 che prese anche atto dell’avvenuta trasformazione del soggetto
concessionario nella CIABOCCO ANDREA SRL (per atto Notaio Patrizio Sbardella in
data 04 giugno 1996 rep.63376 racc. n.10606);
La CIABOCCO ANDREA SRL (a seguito di
assemblea straordinaria del 21 maggio 2009 constatata da pubblico verbale
redatto dal Notaio Giovanni Floridi in Roma , rep. n° 25077, racc. n° 17134
trasformatasi in S.S.D. Polisportiva CIABOCCO ANDREA) presentò il
progetto esecutivo che, dopo i necessari pareri favorevoli, fu approvato con
Determinazione del Dirigente dell’Area Attuazione e Gestione P.V.Q. n. 10 del
10 settembre 2001;
Con Determinazione del Dirigente
dell’Area Attuazione e Gestione P.V.Q. n. 17 del 27 dicembre 2001 fu approvato
lo schema di convenzione- concessione, sottoscritta in data 28.12.2001 tra il
Comune di Roma in persona dell’arch. Stefano Mastrangelo, nella sua qualità di
Direttore del X Dipartimento e la Ciabocco Andrea s.r.l. (successivamente
trasformatasi in S.S.D. Polisportiva CIABOCCO ANDREA srl).
In detta convenzione erano descritte
le caratteristiche dell’intervento e il dettaglio delle opere da realizzare, i
servizi gratuiti e a pagamento da erogare alla cittadinanza, le imprese
incaricate di realizzare le opere, i tempi di esecuzione delle opere di
urbanizzazione primaria, i tempi di attuazione delle sistemazioni del verde
pubblico attrezzato e delle attrezzature obbligatorie;
2.La costruzione
Il PVQ MADONNETTA è stato
realizzato in 2 stralci funzionali
×
Il
primo di 216.500 mq. dei quali 130.860 (equivalenti al 70%
dell’intero intervento) sono liberamente fruibili dalla cittadinanza dal maggio
del 2004, data dell’inaugurazione del parco con l’allora Sindaco Veltroni.
Fin
dalla quella data erano fruibili alla cittadinanza tutti i mq. destinati a verde pubblico, ancor prima della
parte commerciale che sono stati messi in funzione nel novembre 2005.
Questi
13 ettari a disposizione della cittadinanza sin da subito hanno fatto diventare
il Parco della Madonnetta punto di riferimento per tutto il quartiere se non
per tutto il Municipio.
×
Il
secondo stralcio è di circa 21.000 mq.
dei quali 17.771 mq. a verde completando
così l’intero intervento del PVQ Madonnetta.
E’
vero, è stata aperta un’attività commerciale prima dell’effettivo completamento
dei lavori ma, è bene precisare, di quei 17.771 mq. di verde pubblico ne erano già stati realizzati circa 12.000 nell’ambito dei 148.631 metri quadri totali di verde
pubblico dei quali 130.860 mq.
erano già da anni a disposizione della cittadinanza.
Per arrivare a tale risultato è stato
necessario superare numerose e diverse difficoltà e cioè:
i.
E’stata
proposta ed approvata una variante in diminuzione di circa € 4.000.000,00 conseguente ad una piu’
attenta analisi dei ricavi previsti e alla necessità di diminuire notevolmente
l’impatto ambientale sul parco.
ii.
È
stato necessario inventare dal nulla procedure per ottenere l’inizio attività spesso
barcamenandoci da soli negli uffici pubblici che nulla sapevano e volevano
sapere del progetto PVQ
iii. Per avere l’allaccio in fogna è stato
necessario aspettare più di un anno poiché il terreno del parco non era
qualificato come verde attrezzato e quindi non era previsto nessuna possibilità
di allacciarsi alla rete fognaria.
iv. Per avere l’elettricità, il gas e il
telefono è stato necessario affrontare spese non preventivate poiché il lato su
Via Molajoli era totalmente sprovvisto di servizi e, quindi, è stato necessario
raggiungere con gli scavi via di Acilia o via di Macchia Saponara che distano
1.200 metri.
Nonostante tutto queste difficoltà tutte
le gestioni e cioè il Centro Sportivo, i 2 Asili,il Centro Estetico,il
Ristorante , il Bar del Parco e il Bar di Via di Acilia, nel tempo sono state
autorizzate dalla competente ASL compresa la parte del secondo stralcio che,
nonostante avesse tutte le autorizzazioni amministrative, mai è stata
autorizzata dall’arch.Volpe.
3. La polizza fideiussoria con la SIC
Nella convenzione approvata con la
delibera del C.C. n.1282 dell’11/6/1999 integrata dalla deliberazione di Giunta
Comunale n.763 del 7/12/2001 (la cd prima convenzione) era stabilito l’obbligo
di stipulare una polizza fidejussoria sui lavori con la SIC/ATRADIUS a garanzia
dell’ICS e della BCC per l’intera durata dei lavori il cui premio sarebbe
dovuto diminuire proporzionalmente all’erogazione degli importi dei lavori
realizzati ..
In un’occasione l’arch. Volpe si è
convinto a certificare gli importi erogati in modo da ottenere la riduzione degli
importi garantiti( Prot 12021 del 26 maggio 2005) e, quindi, il costo della
garanzia ma, successivamente è
intervenuto un altro funzionario dell’Ufficio, Alessandro Del Missier, che non
ha riconosciuto tale riduzione e ci ha chiesto di pagare anche la differenza su
quella passata, cosa che ob torto collo ,è avvenuta.
Come se non bastasse il premio di
polizza è stata pagato anche oltre la fine dei lavori poiché il Comune non ha proceduto
al collaudo e la SIC/Atradius non
riconosce né la certificazione di fine lavori del Direttore dei Lavori ne’ la
stessa dichiarazione da parte del Capo Dipartimento di allora Arch.Mastrangelo.
4. Passaggio alla seconda convenzione
L’art. 21 bis delle convenzioni con
l’Istituto per il Credito Sportivo e la Banca Credito Cooperativo di Roma
approvate dal Consiglio Comunale con le delibere n. 148 e 149 del 14 settembre
2006 (la cd. Seconda convenzione) testualmente recita: “I concessionari dei Punti Verdi Qualità già realizzati e/o in corso di
realizzazione alla data del 30 luglio 2006 (e il Punto Verde Qualità La
Madonnetta rientrava tra questi) – i
quali abbiano ottenuto un finanziamento agevolato da parte dell’Istituto per il
Credi Sportivo secondo quanto previsto nella precedente convenzione “Comune di
Roma, Istituto per il Credito Sportivo, Banca di Credito Cooperativo di Roma ex
deliberazione G.C. n. 128/99 e successive modifiche ed integrazioni (e il
Punto Verde Qualità La Madonnetta rientra tra questi) - potranno su loro specifica richiesta ed in accordo con la Banca di
Credito Cooperativo di Roma e l’Istituto per il Credito Sportivo, usufruire
della presente convenzione. Potranno usufruire di tale norma solo i soggetti
concessionari che risultino in regola con gli obblighi derivanti dalla Convezione
sottoscritta con l’Amministrazione Comunale con i pagamenti delle rate di
pre-ammortamento (nel caso di opere in corso di realizzazione) o di
ammortamento (nel caso di opere già realizzate);
La S.S.D. Polisportiva CIABOCCO
ANDREA S.r.l., avendo interesse a vedere applicate al proprio contratto di
mutuo le più vantaggiose condizioni previste nella convenzione di cui sopra e
ritenendo esistessero i requisiti previsti dalla citata convenzione con
l’Istituto per il Credito Sportivo e con la Banca di Credito cooperativo di
Roma, in data 18 aprile 2007 presentò istanza al Dipartimento X – Area
Attuazione e Gestione PVQ, istanza registrata al protocollo di quell’Ufficio
con il n. 14043 del 19 aprile 2007;
Tale istanza è rimasta senza esito
alcuno.
Con atto indirizzato al Sindaco,
all’Assessore all’Ambiente, al Direttore del Dipartimento X - Politiche
Ambientali, al Responsabile dell'Ufficio Punti Verdi Qualità consegnato e di
conseguenza notificato in
data 18/04/2012 la S.S.D. Polisportiva CIABOCCO ANDREA S.r.l. ha
rinnovato l’istanza di poter usufruire a far data dall’aprile 2007 della
convenzione tra l’Amministrazione Comunale e l’Istituto per il Credito Sportivo
e la Banca di Credito Cooperativo di Roma approvata dal Consiglio Comunale con
la delibere n. 148 e n.149 del 14 settembre 2006.
A seguito di tale istanza il
responsabile dell’U.T.S., avv. Raimondo, ha chiesto agli Istituti mutuatari di indicare
se esistevano le condizioni previste nella citate deliberazioni omettendo
qualsiasi riferimento all’epoca in cui le condizioni si sarebbero dovute
verificare.
Risulta che né la BCC né l’ICS abbiano
risposto a tale sollecitazione.
Perché alla S.S.D. Polisportiva
CIABOCCO ANDREA S.r.l. non è stato consentito di passare alla seconda convenzione
piu’ conveniente mentre a qualcun altro è stata data questa possibilità?
Presumibilmente due furono le ragioni
tra loro connesse: la prima era quella che sembravamo solidi finanziariamente e,
quindi, avremmo potuto aspettare poiché , e questa è la seconda ragione, per
passarci alla seconda convenzione l’Amministrazione avrebbe dovuto aumentare la
sua quota di fidejussione di un 5% sottraendola in tal modo a nuovi cantieri da
aprire.
Si potrebbe dire che siamo stati
sacrificati alla scelta strategica di aprire quanti più cantieri possibili.
Non si è valutato che mettendo in
difficoltà i concessionari della prima convenzione prima o poi tutto il
progetto ne avrebbe pagato le conseguenze. La logica purtroppo non era quella
del bene comune ma quella dell’interesse personale e la realtà dei fatti
successivi lo ha confermato.
Il passaggio alla seconda convenzione
avrebbe comportato la trasformazione del Fondo di Garanzia e Solidarietà
restituibile dopo 15 anni in un semplice Fondo di Garanzia restituibile dopo
l’avvenuto pagamento di 4 rate semestrali di mutuo , l’allungamento del periodo
di ammortamento dai 15 ai 20 anni e lo svincolo di un 5% di garanzie del
concessionario.
5. I rapporti con l’arch. Volpe
Nel periodo dei lavori eravamo stati più
volte “oggetto di attenzione” da parte dell’arch.Volpe che, al momento della
verifica dei lavori dell’ultimo SAL il 15/12/2008 formulò una serie di
prescrizioni che non tenevano in alcuna considerazione non solo l’enorme
quantità di lavoro svolto fino allora , in condizioni spesso difficili ,ma
neanche i benefici estremamente positivi sul territorio dell’attività del Punto
Verde.
Su 21 ettari se si vuole trovare il
ciuffo d’erba fuori posto è estremamente facile…..
Così nel settembre 2005 ci fu un
blocco da parte dell’Arch Volpe all’erogazione di un SAL generato da una banale
giustificazione - un albero storto o qualcosa del genere a fronte del primo PVQ
che installava un impianto fotovoltaico e un impianto solare per la produzione
dell’acqua calda. In quel frangente fu necessario l’intervento dell’allora
Presidente del XIII Municipio Paolo Orneli.
Nel dicembre del 2008 la commissione
di Vigilanza viene a certificare con una procedura inusuale l’avvenuto
adeguamento a 10 prescrizioni evidenziate in una precedente visita (del 28
aprile) e ne mette in evidenza altre 15!
Nel febbraio del 2009 alla seconda richiesta
di passaggio alla seconda convenzione (v. sopra) l’arch. Volpe, responsabile
dell’Ufficio, non da risposta.
L’8 giugno del 2010 grazie anche all’interessamento dell’Assessore Cochi avviene
il sopralluogo della Commissione di Vigilanza che certifica l’avvenuto
adeguamento alle prescrizioni della visita precedente e l’avvenuta esecuzione dei
lavori del secondo stralcio per un importo di € 1.089.000 .
L’erogazione effettiva degli importi
riconosciuti dovuti arriverà solo dopo lettere e diffide e l’intervento
risolutore di Antonio Lucarelli, capo della segreteria del Sindaco, e della minacciata
escussione del Comune da parte degli istituti bancari.
Finalmente si capisce che la S.S.D.
Polisportiva CIABOCCO ANDREA S.r.l. era stata costretta ad anticipare alle
imprese costruttrici le somme dovute per i lavori del secondo stralcio e ciò
esclusivamente per i ritardi degli uffici del Comune e lo ha fatto poiché
essendo la concessione con un tempo fisso il ritardo nell’avere il finanziamento avrebbe
messo seriamente in difficoltà tutto il progetto.
A settembre 2010 l’arch.Volpe redige un
promemoria sulla situazione dei Punti
Verdi Qualità nel quale non viene nemmeno accennato che la situazione di morosità
imputata alla S.S.D. Polisportiva CIABOCCO ANDREA S.r.l. (a fronte di un PVQ
funzionante) è causata da ritardi nell’erogazione dei finanziamenti, ritardi potevano
essere risolti con poco sforzo.
Ad ottobre 2010 si arriva al
grottesco: il 22 di quel mese la S.S.D. Polisportiva CIABOCCO ANDREA S.r.l.
chiede all’Ufficio Punti Verdi Qualità l’autorizzazione per l’apertura del bar realizzato
nell’ambito del secondo stralcio su via di Acilia allegando anche il nulla osta della ASL.
Tale istanza è rimasta senza esito
alcuno.
Nel 2011 il Governo, in accordo con
l’ABI e in considerazione della difficile situazione economica del Paese,
promuove una moratoria dei mutui a favore delle Piccole e Medie Imprese e la S.S.D.
Polisportiva CIABOCCO ANDREA S.r.l. avendone i requisiti, la chiede agli
istituti di credito mutuatari i quali chiedono, correttamente, l’adesione del Comune.
Per ottenere la firma del Direttore
del Dipartimento, dott. Mario Vallorosi, è stata necessaria una diffida formale
ma la firma arriva solo quattro giorni prima della scadenza del termine per
presentare la richiesta!
A giustificazione del ritardo nella
firma lo stesso Direttore del Dipartimento sostenne che l’arch.Volpe non dava il
proprio nulla osta l’ok poiché era stata avviata la procedura per la revoca
della concessione colpevolmente tacendo che la situaizone di morosità
all’origine della pretesa revoca era causata dai ritardi del Comune e
dell’Ufficio Punti Verdi Qualità e che, in ogni caso, l’adesione alla moratoria
poteva ben rappresentare una soluzione.
Nel febbraio 2011 la vicenda diventa
paradossale: il 9 di quel mese l’Ufficio intima, pena l’inizio della procedura
di revoca, di ultimare il verde pubblico previsto nel secondo stralcio.
La S.S.D. Polisportiva CIABOCCO
ANDREA S.r.l. chiarisce che si trattava del 15% del verde del secondo stralcio
cioè 2.600 metri quadri a fronte dei 150.000 metri quadri gia’ aperti al
pubblico dal maggio 2004!
La risposta, da parte dell’arch.
Volpe, in teoria responsabile del rapporto Amministrazione Comunale/concessionario
fu che il legale rappresentante della S.S.D. Polisportiva CIABOCCO ANDREA
S.r.l. non aveva titolo ad interloquire con l’Amministrazione Comunale.
Ugualmente inascoltate sono rimaste
tutte le richiesta di incontro.
Ad aprile del 2011 i Vigili Urbani
del Municipio XIII su segnalazione dell’Ufficio Punti Verdi Qualità fanno un
sopralluogo per verificare il montaggio di una casetta di legno di 40 metri
quadri 30 metri distante dal posto indicato nel progetto.
Mentre i vigili constatano il grave e
pericolo abuso (una casetta di legno di 40 metri quadri 30 metri distante dal
posto indicato nel progetto) l’arch. Volpe si prende un caffè nel bar su Via di
Acilia seduto sotto una tettoia abusiva realizzata dal gestore e non dalla una
casetta di legno di 40 metri quadri 30 metri distante dal posto indicato nel
progetto (circostanza ben nota all’arch. Volpe) nella quale si svolge attività
di ristorazione da lui stessa non autorizzata!
Il 20/4/2011 compare sulla cronaca
romana di Repubblica un articolo contenente alcune affermazioni del prof.
Ciabocco circa l’atteggiamento intimidatorio tenuto dall’arch. Volpe e da
Antonio Lucarelli nei rapporti con la S.S.D. Polisportiva CIABOCCO ANDREA S.r.l,
affermazioni pubblicate dal giornalista senza una esplicita autorizzazione
dello stesso prof. Ciabocco.
A tale pubblicazione ha fatto seguito
una querela da parte degli stessi nei confronti del prof. Ciabocco , querela
della quale nulla si è più saputo.
Nonostante la querela e nonostante le
assicurazioni fornite dal dott.Profeta,in una riunione alla presenza del
Consigliere Comunale Paolo Masini nel giugno del 2011,l’arch. Volpe è rimasto al
suo posto di RUP del PVQ MADONNETTA fino al giorno del suo arresto!
In questo periodo e cioè luglio 2011
viene una Commissione di Vigilanza che per i lavori del secondo stralcio
“inspiegabilmente” non certifica l’esistenza della tettoia abusiva usando una
frase “completamente senza senso.
6. Le difficoltà finanziarie
Le difficoltà conseguenti a Bartoni amm.re della società “gli ulivi”
La vicenda della gestione del
Bar/Ristorazione veloce su Via di Acilia portata a conoscenza
dell’Amministrazione Comunale il giorno della vista dell’allora R.U.P. Arch.
Errico ci ha portato notevole nocumento dovuto alla non corresponsione di affitti
e rimborso utenze di circa € 150.000,00.
La mancata restituzione del fondo di garanzia
Il nostro fondo di garanzia e
solidarietà ammontava,al momento della sua estinzione per pagare debiti di
altri concessionari morosi a circa €450.000,00.
poiché solo nei primi anni abbiamo avuto comunicazione degli interessi
maturati e poi piu’ nulla compresa la comunicazione dell’avvenuta estinzione di
tale fondo.
Il mancato allungamento del mutuo
L’allungamento del mutuo dagli
originari 15 anni a 20 anni della seconda convenzione avrebbe portato a una
diminuzione delle rate semestrali di circa € 100.000,00
La revisione del piano economico e finanziario
Le prospettive economiche per il
futuro si basano sulla riapertura con gestione diretta dell’attività di
Bar/Ristorazione veloce di Via di Acilia con un notevole aumento del flusso di
cassa e sul migliore sfruttamento dei 2 ettari di verde profit che oggi sono
inutilizzati con l’apertura di un’area attrezzata fitness all’aperto,un campo
scuola per mountain bike e la riapertura del campo pratica golf
Rimborso dell’auto finanziamento eccedente il 10%
Il rimborso,mediante mutuo integrativo,
della quota eccedente l’autofinanziamento del 10% (rilevabile da quadro
economico finanziario e bilancio contabile),generato nel tempo allo scopo di
non rallentare il completamento della realizzazione del punto verde anche
considerando come precedentemente esposto la grande difficoltà nell’ottenere finanziamenti
aggiuntivi. potrebbe essere una delle soluzioni che aiutino a raggiungere
l’equilibrio finanziario.
Nessun commento:
Posta un commento