giovedì 29 settembre 2016

Una vecchia lettera ai concessionari...e ancora aspetto segni concreti di solidarietà

Salve a tutti ,
letto il report dell’incontro tra gli assessori Marino e Caudo con Tamborrino e La Cognata, esponenti di 2 associazioni che poco hanno a che fare con i PVQ, e la mail del Presidente Galimberti che ci esorta a scrivere l’ennesimo report da sottoporre al Dirigente Comunale di turno mi viene spontaneo sottoporre a riflessione alcune mie considerazioni:
  1. Non è mia intenzione perdere tempo per l’ennesimo report con i miei oramai annosi problemi.
  2. Credo sia oramai opportuno, visto come purtroppo sono andate le cose da piu’ di 2 anni a questa parte con anche una pericolosa continuità  tra la Giunta Alemanno e la Giunta Marino nella quale tutti noi riponevamo enormi aspettative, mettere da parte tutti i nostri problemi specifici per cercare una buona volta di raggiungere obiettivi piu’ importanti che potranno tutelarci e metterci nella condizione ideale per poter continuare nel nostro lavoro quotidiano.
          Detto questo vengo al dunque. E’mia intenzione aprire una discussione tra tutti noi riguardo le nostre istanze presso l’amministrazione comunale e sulla strategia da adottare.
Va innanzi tutto considerato come si è arrivati alla situazione odierna dopo l’esplosione della vicenda del malaffare. La gestione dell’Arch. Mastrangelo era improntata al metodo “padre di famiglia”. Va riconosciuto lo sforzo immane a mettere in piedi un progetto cosi impegnativo e completamente privo di normative di riferimento ma  purtroppo nel tempo tutte le criticità presenti nelle procedure sono emerse in maniera devastante. Si è andati avanti, finchè l’Arch. Mastrangelo ha diretto il Dipartimento ,affrontando singoli problemi senza affrontare mai il problema nella sua interezza. Con la seconda convenzione si è cercato di correre ai ripari ma mai si è cercato di rimettere tutti i concessionari sullo stesso piano .La difficile situazione economica che ci investe oramai da qualche anno ha acuito facendoli esplodere tutti i problemi menzionati. Purtroppo alla fine abbiamo avuto anche la sfortuna di avere tra noi e a capo dei Punti Verdi persone che ora la magistratura dovrà giudicare. Dall’esplodere della vicenda giudiziaria a oggi il progetto complessivo è completamente bloccato a discapito di chi vi ha investito mezzi economici ingenti e anni di vita. Ora , per l’ennesima volta, ci troviamo con un nuovo Capo Dipartimento e un Direttore della Tutela del Verde e un Dirigente addetto ai Punti Verdi ……..volete che vi rammento quanti ne sono cambiati con la Giunta Alemanno senza che mai venissero affrontati i problemi alla radice.
Elenco ora alcuni degli enormi problemi, sempre per stimolare una riflessione, che a vario titolo tutti noi abbiamo affrontato:
  1. Fidejussione Sic/Atradius a garanzia del periodo dei lavori prima convenzione
Premi pagati senza tener conto dell’erogazione dei mutui.
Mancato riconoscimento dei fine lavori dei Direttori dei Lavori
  1. Fondo di garanzia e solidarietà prima convenzione
Questo fondo è stato eliminato nella seconda convenzione e sostituito da un normale fondo di garanzia per ogni singolo concessionario che verrà restituito alla fine dei lavori …..altra evidente situazione di disparità che mai nessuno ha mostrato di voler sanare.
  1. Interessi di preammortamento sui mutui erogati
La legittima applicazione di questi interessi sarebbe stato logico spalmarla sulle rate di mutuo dopo un periodo di avviamento seguente l’inizio dell’attività dei singoli PVQ. Averli applicati a cantieri in corso ha contribuito in maniera negativa aggravando i concessionari di ulteriori oneri oltre quelli dell’investimento della quota capitale e delle garanzie per l’erogazione del mutuo.  
Abbiamo tutti iniziato con un HANDICAP
  1. Parametri verde pubblico/attività profit
I parametri stabiliti nel bando originario hanno fortemente penalizzato le realtà più grandi          …..proprio quelle che vengono maggiormente apprezzate dai cittadini. Infatti i metri quadri     edificabili per attività profit sono sempre gli stessi dai 7 ettari un su e ugualmente il numero di coperture copri/scopri. Dal 1995 ad oggi le condizioni climatiche sono notevolmente mutate con un aumento considerevole di piovosità nei mesi autunnali e invernali. Chi ha scelto come vocazione primaria quella sportiva costruendo campi sportivi all’aperto si trova oggi con strutture sottoutilizzate.
  1. Oneri manutenzione del verde
Anche in questo caso i punti verdi più estesi sono notevolmente penalizzati , gravati come sono di costi di manutenzione fino al doppio del canone di affitto che dovrebbe essere pagato. La difficile situazione economica con il notevole aumento dei costi energetici e del personale avrebbe dovuto spingere l’amministrazione comunale a rivedere questi parametri.
  1. Canone di affitto
E’ mai possibile che si debba pagare un canone su delle costruzioni delle quali si ha l’onere della costruzione?
  1. Durata dei mutui diversa tra prima e seconda convenzione
Per i concessionari della prima convenzione la durata dei mutui è rimasta bloccata a 15 anni mentre per quelli della seconda è stata portata a 20 anni. Nella difficile situazione economica attuale è difficoltoso far fronte alle rate di mutuo anche per chi ha il mutuo a 20 anni, figuriamoci per chi lo ha a 15 anni.
  1. Durata della concessione
L’inizio della durata della concessione è all’atto della firma della stessa non posticipandola all’effettivo inizio dell’attività. In molti casi dieci anni dopo la firma il PVQ non è ancora completamente in funzione.
  1. Reale natura dei Punti Verdi
In tutti questi anni mai si è saputo quale fosse la normativa di riferimento. Si è inventato una specie di “project/financing” quando questo ancora non esisteva.
Oggi lo strumento del Codice degli Appalti potrebbe chiarire la sostanza ma mai è stata fatta chiarezza. Ultimamente i RUP cercano di applicare, a mio avviso sbagliando, la norma del project/financing .
Ai sensi del Codice degli Appalti i punti verdi sono “concessione di lavori pubblici” e se questo fosse chiaro avremmo lo strumento che permetterebbe di risolvere alcuni problemi poiché sarebbe possibile ai sensi dell’art.143 comma 8 rivedere la concessione/convenzione per ristabilire l’equilibrio economico/finanziario nei casi, purtroppo molti, in cui tale equilibrio è saltato per “mancanze” da parte del comune ( vedi nuove piscine e nuovi impianti sportivi costruiti per i mondiali di nuoto 2009 che non erano previsti ai tempi del bando pvq e che hanno fatto saltare i nostri piani economici).

Prerequisiti alle possibili soluzioni
  • Riconoscimento degli investimenti dei Concessionari
  • Svincolo proporzionale alle somme pagate delle garanzie prestate dai Concessionari
  • Riconoscimento di una quota in conto capitale degli interessi di preammortamento pagati a causa dell’allungamento dei lavori causata da inefficienza del Comune o dallo stop conseguente alla vicenda giudiziaria
  • Applicazione chiara del Codice dei Contratti Pubblici
POSSIBILI SOLUZIONI
  1. Moratoria per almeno un anno a partire dalla rata in scadenza a dicembre 2013 con pagamento dei soli interessi
  2. Congelamento dei debiti pregressi fino a nuova stipula di contratti mutuo a 35/40 anni
  3. Si potranno allungare i mutui a 35/40 anni solo concedendo il diritto di superficie per almeno 50 anni per permettere al comune di ritirare le fidejussioni con le quali oggi garantisce i mutui in essere.
  4. Istituzione di un ufficio speciale punti verdi qualità che , in tempi brevi, verifichi:

  • l’effettiva possibilità di poter  concedere il diritto di superficie subordinato a servizi che oltre alla cura del verde abbiano chiara valenza sociale e all’applicazione delle tariffe comunali degli impianti sportivi e all’obbligo di stipulare apposite convenzioni con i municipi e i dipartimenti per far diventare veramente i punti verdi dei centri di aggregazione con finalità per il benessere dei cittadini.
  • Una “sanatoria” per tutte le pratiche di carattere tecnico amministrativo impantanate per mancanza di una chiara normativa di riferimento
  • l’opportunità di procedere con i progetti ancora da iniziare
  • l’opportunità di risolvere la problematica dei cosiddetti delocalizzati
  • l’opportunità di far confluire i punti verdi con chiara vocazione sportiva nel Dipartimento Sport

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