Società
Sportiva Dilettantistica
Polisportiva
Ciabocco Andrea S.r.l.
Via di Macchia Saponara, 97 - 00125 – Roma
C.F./P.Iva 05332481000 - C.C.I.A.A. 0882640
Roma 1 marzo 2016
AUTORITÀ NAZIONALE
ANTICORRUZIONE
Al Presidente dott. Raffaele
Cantone
Al Dirigente Ufficio Affari
Giuridici e Precontenzioso
oggetto: Punti Verde Qualità
come cittadino e come imprenditore non posso non essere
soddisfatto nel vedere che codesto Alto Ufficio con sollecitudine ha ritenuto
di trasmettere (v. nota 0032271 del 25.02) all'Ufficio di Roma Capitale la mia
segnalazione circa i ritardi nel collaudo delle opere oggetto della
concessione.
Tuttavia quello del collaudo era una delle tante questioni che
avevo segnalato e per ciò sono a sollecitare un audizione allo scopo di
chiarire ed approfondire i diversi aspetti di una vicenda estremamente
complessa e, in particolare, la mancata revisione del Piano Economico
Finanziario ex art. 143 D Lgs 163/2006 e ss.ii.mm..
Al riguardo mi limito a riportare di seguito la cronologia dei
rapporti della Polisportiva Ciabocco con l'Amministrazione Comunale che, a mio
giudizio, dimostra come l'attuale situazione di sofferenza abbia origini e
protagonisti ben definiti:
ü
16.04.2014:
ho richiesto un incontro dopo la pubblicazione della sentenza del TAR sul
diritto soggettivo al riesame del PEF
ü
19.04.
2014: ho trasmesso la sentenza alle banche e per conoscenza all'Ufficio di Roma
Capitale
ü
06.05.2014:
ho inviato all'Ufficio di Roma Capitale un invito formale a rivedere il PEF
ü
02.06.2014:
ho inviato all'Ufficio di Roma Capitale un sollecito
ü
11.07.2014:
nota dell'Ufficio di Roma Capitale Serra con invito a rivolgermi alla
Ragioneria
ü
24.11.2014:
ho presentato un documento contenente linee di indirizzo per il nuovo PEF
ü
02.03.2015:
mi viene notificato l'avviso di avvio del procedimento di revoca
ü
21.03.2015:
incontro il dott. Serra e l'ing. Rocchi
ü
25
- 29.05.2015: mi è notificata la determinazione dirigenziale di revoca della
concessione
ü
22.06.2015:
colloquio con Assessore Alfonso Sabella e Direttore Giovanni Serra
ü
15.09.2015:
sopralluogo da parte dell'Ufficio di Roma Capitale presso il Punto Verde per
inventario di beni ed immobili
ü
24.9.2015:
ho presentato PEF contenente un'ipotesi precisa circa i costi/ricavi e un piano
per ripianare il debito
ü
28.9.2015:
nota del dott. Serra che definisce il PEF non ricevibile e me lo restituisce
(!)
ü
07.10.2015:
discussione sospensiva al TAR
Con l'occasione segnalo la "comunicazione" prot. n. 584 del 18.02.2016 (allegata) a firma del
dott. Giovanni Serra con la quale "si
rende noto che è stato avviato il provvedimento finalizzato all'adozione del
provvedimento di revoca da parte del competente organo Consiliare della
Deliberazione del Consiglio Comunale n. 169/95 e della Deliberazione del
Consiglio Comunale n. 84/1998 e di ogni altro atto presupposto, preordinato e
connesso e consequenziale nonché della Deliberazione Consiliare n. 202/2006 e
di ogni altro atto presupposto, preordinato e connesso e consequenziale relativamente alle (32) aree di seguito individuate quale sede dei
Punti Verdi Qualità".
Innanzitutto segnalo che tale comunicazione di avvio di un
procedimento che incide fortemente sugli interessi e sui diritti di 32 soggetti
tutti ben individuati e individuabili (hanno partecipato ad una gara indetta
dal Comune) non è stata a nessuno di loro inviata ma ci si è limitata alla
pubblicazione alla pubblicazione all'Albo Pretorio e sul sito di Roma Capitale.
L'atto è stato conosciuto solo perché ne hanno parlato alcun giornali (v. allegato)
A
fondamento della decisione di avviare la revoca dei provvedimenti consiliari
sono poste diverse circostanze che meritano di essere partitamente esaminate:
i.
"la D.C.C. n. 84/1998 sostituiva, a
graduatoria già approvata, n. 50 schede e relative n. 50 planimetrie dell 75
aree previste nella D.C.C. n. 169/95".
Al di
là della circostanza che queste 50 aree non sono nominativamente indicate, ci
si chiede: le 32 aree per le quali si revocano le delibere sono tutte comprese
nelle 50 sostituite? se le schede sostituite sono 50 (non si sa quali siano)
perchè il provvedimento riguarda solo 32?
ii.
"non sussistevano e non sussistono in capo ai
soggetti individuati con D.G.C. n. 4480/1996 i requisiti di capacità tecnico
organizzativa ed economico-finanziaria"
Al di
là della circostanza davvero strana che la D.G.C.
n. 4480/1996 non risulta essere tra quelle che si intendono revocare, anche in questo caso la mancanza dei
requisiti riguarda solo i 32 soggetti indicati nell'atto in esame o riguarda
tutti i soggetti indicati in quella Delibera della Giunta? Tutti gli altri
erano e sono in possesso oggetto dei requisiti di capacità tecnico
organizzativa ed economico-finanziaria?
iii.
"risulta carente ed omessa
la verifica dei requisiti di ordine generale e speciale dei concorrenti".
Al di
là della circostanza che i termini carente
ed omessa sono alternativi tra loro
cosicché la verifica o è carente o è omessa, tale vizio riguarda solo i 32
soggetti indicati nell'atto in esame o riguarda tutti ? Tutti gli altri
soggetti partecipanti al bando dei Punti Verdi erano e sono in possesso dei
requisiti di ordine generale e speciale?
iv.
"le valutazioni effettuate dalla Commissione
Esaminatrice hanno riguardato una pluralità di progetti non uniformi e
difficilmente comparabili, attraverso giudizi fondati su elementi non oggettivi
e non conformi"
Al di
là della circostanza che uno dei soggetti (il Punto Verde 20.20.b) è stata
valutato da una Commissione Esaminatrice diversa da quella istituita per tutti
gli altri, non può certo negarsi che questo vision riguarda tutti i Punti Verdi
Qualità ed allora: in base a quali criteri si è scelto revocare i provvedimenti
consiliari "limitatamente"
ad alcuni? e gli altri che sono stati esaminati dalla stessa Commissione e
valutati con gli stessi criteri?
v.
"diverse aree individuate
non sono disponibili ovvero i progetti presentati non risultano cantierabili e
difformi dalla vigente normativa in materia di contratti pubblici"
L'assoluta
genericità di questa motivazione è evidente
ictu oculi: quali sono le aree non disponibili, quali i progetti non
cantierabili e quali quelli difformi dalla normativa?
L'amministrazione
pubblica non può sottrarsi al dovere di motivare i propri atti soprattutto
quanto, lo ripeto, incidono così gravemente sulla sfera giuridica e
patrimoniale di tanti soggetti?
Nel parere espresso dall'Autorità sui Punti Verdi Qualità era
chiaramente richiamata la necessità che "al fine dell'adozione di provvedimenti di convalescenza (come quello
che sembrerebbe essere stato assunto nei confronti dei PVQ non oggetto
dell'atto in esame) è necessario che sussista, si rinvenga, e si dimostri la
sussistenza di un interesse pubblico alla conservazione dei medesimi".
Nella comunicazione a
firma del dott. Serra non vi è alcun richiamo a quale sia l'interesse pubblico
che ha ispirato una tale "selezione" né, tanto meno.
Anche sotto questo aspetto la Pubblica Amministrazione si è
sottratta al dovere di motivare i propri atti.
Nel segnalare quanto sopra voglio solo sottolineare ancora una
volta la necessità di una soluzione che, nel rispetto rigoroso della
legislazione vigente, consenta di non disperdere servizi ai cittadini e risorse
pubbliche e private.
Resto a disposizione per fornire ogni chiarimento ed
approfondimento che sarà ritenuto necessario ed opportuno.
Con ossequio
Andrea Ciabocco
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