ASSOCIAZIONE ASSEGNATARI PUNTI VERDE QUALITA
CONFERENZA STAMPA
mercoledì 30 luglio alle ore 14.00
hotel del corso - via del corso 79
Di fronte al rischio di pagare alle banche 19 milioni l'anno il Comune
sceglie l’immobilismo
L’Associazione riunisce molti dei soggetti
concessionari di Punti Verdi Qualità a seguito di un bando pubblico del Comune
di Roma nel 1995, per l’attrezzaggio e la successiva gestione di aree verdi in
stato di abbandono.
Nonostante le difficoltà di una procedura molto innovativa e la complessità delle
questioni tecniche e giuridiche da affrontare, sono stati raggiunti risultati
straordinari: dei 75 Punti Verdi Qualità messi a bando, ne sono stati
assegnati 61, 18 sono stati realizzati e sono in esercizio, 12 sono in corso di
realizzazione dei quali 7 sono anche parzialmente aperti, 13 hanno la
progettazione approvata e con mutuo in istruttoria.
Roma attraverso i Punti Verdi Qualità si è
potuta dotare di grandi aree verdi attrezzate per lo sport, il tempo libero, la
ricreazione di migliaia di cittadini.
Tuttavia il progetto si è scontrato con la crisi
generale del paese, che ha reso insostenibile il costo del mutuo anche in
relazione alla durata del contratto.
L’inchiesta giudiziaria ha sostanzialmente
disarticolato la normale struttura amministrativa di Roma Capitale destinata a
gestire i complessi rapporti amministrativi, giuridici, economici a base del
progetto Punti Verdi Qualità ma non può essere presa a pretesto per punire
quanti hanno creduto nel progetto investendo risorse finanziarie ed umane.
Oggi, a distanza di quasi venti anni dal varo
del progetto PVQ, l'imprenditoria che ha assunto l'onere di realizzarlo è allo
stremo e un ulteriore ritardo nell'adozione di provvedimenti risolutivi
determinerebbe il definitivo fallimento del progetto.
Le conseguenze sarebbero gravi prima di tutto e
soprattutto per tutti quei cittadini e sono migliaia che frequentano i Punti
Verdi ma anche gravi ed irreparabili sarebbero le conseguenze per le maestranze
impiegate nella realizzazione delle opere, per gli occupati nei P.V.Q. già in
esercizio e degli occupabili nelle attività economiche ancora da attivare.
Non vogliamo che il progetto P.V.Q. resti
definitivamente impaludato nelle sabbie mobili della burocrazia, noi vogliamo
che gli imprenditori impegnati nei Punti Verdi non debbano soccombere e con
loro i cittadini che utilizzano le strutture e gli occupati nei cantieri e
nelle attività economiche avviate.
Non può essere che l’unica soluzione sia quella di prevedere nel bilancio preventivo la possibilità di
un’apertura di credito di 300 milioni da utilizzare di volta in volta per
pagare quanto richiesto dalla banche al Comune quale garante dei concessionari
inadempienti con l’unica prospettiva di ottenere dal concessionario subentrante
il rimborso.
L’Associazione chiede con forza che non si butti via questa importante
esperienza.
Le proposte ci sono e le soluzioni possono e debbono essere trovate!
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