giovedì 19 dicembre 2013

Olgiata life - A proposito di “Punto Verde Qualità”

A proposito di “Punto Verde Qualità”

IL NOSTRO “PUNTOVERDE QUALITA” – UN SOGNO TRADOTTO IN INCUBO PER MOLTI OLGIATINI
Sono 76 i “Punti Verde Qualità” che avrebbero dovuto essere realizzati nei vari Municipi di Roma, ma in realtà solo 16 tra questi sono stati portati a termine: 423 ettari di verde attrezzato con piscine, parchi e aree ludico sportive a disposizione del pubblico. Tra questi, 9 cantieri restano aperti, 20 progetti sono ancora in fase di disegno, 21 devono essere delocalizzati e 21 sono stati abbandonati. Negli ultimi anni il Comune (ora Roma Capitale) ha garantito dei finanziamenti bancari per 265.6 milioni di Euro. Questo ha fatto sì che i progetti attirassero chi, in realtà, del verde romano gliene importava ben poco.
Gli intrecci tra politici, imprenditori e costruttori sono talmente tortuosi che studiando la situazione fin dall’inizio ci si perde nella miriade di nomi, molti dei quali riaffiorano nelle varie vicende di indagati, rinvii a giudizio e truffe.
Tra questi “punti verde” certamente uno dei meglio riusciti (anche perché finito ed aperto al pubblico da tempo..) è il “nostro”, che comprende una vasta area dall’Olgiata Shopping Plaza, al Centro sportivo Olgiata Sporting Club e tutta l’area verde tra il vecchio centro commerciale e l’Olgiata, oltre al Parco all’esterno dell’ingresso sud. La Concessione prevede un accordo tra società private e il Comune di Roma per una durata di 33 anni al termine dei quali i terreni ritornano al Comune mentre il privato si prende l’onere di attrezzare le aree verdi con centri ludici, sportivi con chioschetti bar, piste ciclabili e centri di ristoro.
La parte sportiva al di la dell’episodio negativo – se così si può definire – della gestione Barelli (che ha condotto alla procedura concorsuale della società di gestione, compartecipata da nomi illustri dello sport nazionale), il nostro centro è tra quelli più all’avanguardia dell’intero territorio provinciale e, forse, nazionale. Non a caso il CdA del Consorzio – da quanto risulta ad OlgiataLife – potrebbe presentare presto un accordo quadro che offra la disponibilità del Centro ai Consorziati a condizioni agevolate.
La parte commerciale ci sembra invece – purtroppo – in grave stato di abbandono, una specie di cattedrale del deserto. Ci chiediamo: ma non converrebbe ridurre le aspettative sugli affitti da parte della proprietà, attraendo i commercianti, molti dei quali sono andati via per le spese eccessive?
Tornando alla parte sportiva dall’Olgiata arrivano dei disperati appelli per riportare pace e tranquillità ai consorziati abitanti lungo la perimetrale che costeggia il retro dello Sporting Club che per trent’anni godevano di un boschetto silenzioso davanti casa. Ora c’è una mega struttura, un campo da calcetto con fari sempre accesi che entrano indesiderati nei salotti dei consorziati, urla e bestemmie (!!) di giocatori e tifosi che echeggiano nei pomeriggi e sere di tutte le stagioni, quando non è più possibile sedersi nei propri giardini. Musica alta per le feste con grandi vocii interminabili. La vita è cambiata lungo la perimetrale e neanche i nostri guardiani possono fare più nulla. Si tratta di aree esterne al Comprensorio.
Ma il Codice Civile prevede sanzioni per rumori molesti a qualsiasi ora. Non è quindi possibile che non si faccia rispettare ciò che è nato insieme all’Olgiata: il decoro, il rispetto e l’amore per la natura?
Lo Sporting Club confina con l’Olgiata e deve essere tenuto a rispettare gli orari e certamente, se non altro, a rispettare le regole del Codice Civile.
Invitiamo quindi la proprietà del Centro a rispettare orari rigidi, evitando di affittare le ore tardo-serali. Rispetto all’inciviltà dei fruitori poi possiamo fare ben poco… Un buon punto di partenza potrebbe essere quello di applicare il principio degli amici del Tennis che gestiscono lo sport del Country (Manuela e Marzio): i campi non vengono affittati alle persone maleducate, a chi alza la voce e dice le parolacce.
Altrimenti il nostro bel Punto Verde rischia di rimanere privo di Qualità…

 

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