sabato 12 ottobre 2013

Il Messaggero 12/10/2013 - Campidoglio, allarme di sindacati e imprese «Basta annunci, servono i fatti»

Campidoglio, allarme di sindacati e imprese
«Basta annunci, servono i fatti»




«Basta con gli annunci, è ora di governare». L’appello delle forze sociali e produttive, rivolto a Ignazio Marino, è arrivato nel pieno dell’incontro organizzato dal gruppo capitolino del Pd sulle «Scelte per Roma» dei democrat. Un contesto in cui sono levate forti le richieste di un cambio di passo deciso, in primis da parte dal principale partito della coalizione che sostiene il sindaco.

Il primo affondo arriva dalla Cgil: «Questi mesi sono serviti a sindaco e giunta per conoscere la situazione di disastro economico e amministrativo in cui questa città era stata lasciata», premette Claudio Di Berardino, segretario generale Cgil di Roma e Lazio. «Ora però - sottolinea Di Berardino - serve il cambio di fase assumendoci l’obiettivo di salvare Roma e i romani. Da questo punto di vista il sindacato è pronto a raccogliere la sfida ma servono obiettivi chiari e, soprattutto, la concertazione che non è una perdita di tempo, non è un peso ma uno dei fattori vitali». Il segretario regionale Cgil teme «il peggioramento della crisi, perché abbiamo bisogno che il pubblico faccia un passo avanti altrimenti continuiamo ad avere le difficoltà che abbiamo, anche per quanto riguarda il bilancio: ci vuole un cambio di fase». Sulla stessa lunghezza d’onda Mario Bertone, Cisl, secondo cui «serve più concretezza: bisogna avere un’idea chiara della città che porti l’amministrazione a realizzare delle scelte su problemi importanti come la casa e il sociale dove in particolare vanno garantiti gli interventi». Secondo Pierpaolo Bombardieri, Uil, «le scelte politiche di fondo servono a dare uno schema, ma abbiamo chiesto di determinare con esattezza tempi di attuazione e risorse disponibili, perché oggi tutti i cittadini hanno bisogno di punti di riferimento e certezze».

All’allarme dei sindacati si lega quello delle forze imprenditoriali: «Bisogna smetterla - spiega Edoardo Bianchi, presidente dei costruttori dell’Acer - con analisi e pianificazioni. Siamo in una situazione molto difficile, c’è bisogno di fare cose concrete». Bianchi rivendica la forza del settore edilizio, «che vale un terzo del Pil cittadino, con tremila imprese attive iscritte alla Cassa edile». E che, quindi, vuole far sentire le proprie ragioni: a partire dal problema del ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione, «che fa morire le aziende sane e apre la strada a quelle legate alla criminalità organizzata, che hanno soldi da riciclare o ripulire».

LE PROPOSTE DEL PD
L’incontro è servito a lanciare le scelte dei democrat, che chiedono al Campidoglio un maggiore coinvolgimento nella pianificazione dello sviluppo della Capitale. «Serve - sottolinea Francesco D’Ausilio, capogruppo Pd in consiglio comunale - un patto tra amministrazione comunale e forze imprenditoriali, sindacati e civiche cui si aggiunge la fruttuosa collaborazione già avviata con la Regione. Dopo il rodaggio dei primi 100 giorni siamo pronti per avviare la fase due di questa consiliatura». Secondo Mirko Coratti, presidente dell’assemblea capitolina, «vogliamo cambiare Roma per dare capacità ai cittadini di vivere una città diversa, che si occupi dei più deboli e che ha bisogno di una rapidità nelle scelte, che è fondamentale nella società della comunicazione».
Sabato 12 Ottobre 2013 - 08:35

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