In fiamme l'ex Sporting Club
che interessava
alla 'ndrangheta
Distrutti tre saloni, ipotesi dolo. Ad agosto un altro rogo. Il centro coinvolto anche nelle indagini sui Punti verde del Comune
A dare l'allarme, poco dopo le due, è stato il custode. Nessuno è rimasto ferito e i vigili del fuoco, accorsi in forze, hanno impedito alle fiamme di propagarsi all'intera struttura inaugurato nell'autunno scorso. Un complesso, gestito dalla società subentrata a quella dello Sporting Club, preso di mira nell'agosto scorso: un altro incendio, sicuramente doloso, provocò danni ingenti al cantiere per la ristrutturazione dei locali. Allora gli attentatori furono molto attenti a non lasciare tracce: addirittura, secondo i rilievi investigativi, spostarono le telecamere della videosorveglianza per non essere ripresi.
Non è chiaro invece se l'incendio di venerdì notte sia stato appiccato, anche se agli investigatori del commissariato Flaminio, diretti da Angela Cannavale, appare quantomeno singolare che in così poco tempo una struttura appena collaudata possa essere stata coinvolta in un altro episodio dello stesso genere.
Resta comunque il fatto che i pompieri hanno trovato le porte apparentemente chiuse, senza segni di forzature. I tre saloni sono stati dichiarati inagibili e la Scientifica non ha potuto svolgere un sopralluogo per il pericolo di crolli dei solai. Per questo nei prossimi giorni gli specialisti del Nucleo investigativo anti-incendio dei pompieri eseguiranno un sopralluogo per individuare le cause dell'incendio. E al commissariato Flaminio, d'accordo con la procura, saranno ascoltati i nuovi titolari del centro sportivo.
13
gennaio 2013 (modifica il 14 gennaio 2013)
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