giovedì 27 dicembre 2012

Repubblica 527/12/2012 - Raccolte mille firme per salvare il parco di Spinaceto


Raccolte mille firme
per salvare il parco di Spinaceto

L'area abbandonata dopo lo stop della magistratura al progetto da 15 milioni di euro. Nel degrado lo spazio verde nel quale dovevano sorgere asilo e impianto sportivo

di LAURA SERLONI Mille firme per salvare il parco di Spinaceto. L'area verde di 172 mila metri quadrati, finita nel mirino della Procura nello scandalo dei Punti verde qualità, è ora abbandonata al degrado. Dietro le recinzioni che circondano la zona che fa da spartiacque tra i quartieri di Spinaceto, Villaggio Azzurro e Casal Brunori c'è un enorme cratere di terra, residuo dei lavori che dovevano iniziare un anno fa per realizzare un impianto sportivo, un asilo e un ristorante e che invece sono poi stati bloccati da un'indagine della magistratura.

Prima ancora che a Spinaceto planasse il progetto da 15 milioni di euro della Maspen Sport Center srl, i residenti potevano vivere quotidianamente il parco. Ora, invece, nonostante lo stop dei lavori e l'arresto di imprenditori e architetti, l'area è chiusa e recintata. Pali di ferro arrugginiti spuntano da terra, un'inutile chiusura in cemento armato sbarra la strada e i container abbandonati sono la testimonianza che quel parco è ormai dimenticato. "Il cantiere è diventato il simbolo dello scandalo  -  dice Federico Siracusa, vicepresidente del Municipio XII che ha avviato la raccolta firme  -  Ora il parco deve tornare ai cittadini". Qualche giorno fa c'è stato un incontro con il direttore del dipartimento del Verde, Tommaso Profeta, e con Angela Raimondo, direttore dell'ufficio temporaneo gestione e sviluppo dei Punti Verdi Qualità per chiedere la riapertura del polmone verde e scongiurare che scheletri di costruzioni deturpino i giardini. "Abbiamo
presentato le mille firme raccolte. C'è stata data disponibilità  -  continua Siracusa  -  Resta però il nodo sulla revoca della concessione".

Un'esperienza quella dei Pvq che in alcuni casi si è rivelata fallimentare. "Sarebbe stato l'inizio di una collaborazione tra il pubblico ed il privato per la gestione delle aree verdi comunali,  -  sottolinea Siracusa  -  ma il rilascio di fideiussioni da parte del Comune di Roma per ben 600 milioni di euro, a garanzia dei finanziamenti concessi per la realizzazione dei lavori, ha favorito la degenerazione di numerosi progetti". Il programma di Spinaceto sarebbe costato 15 milioni di euro, ma la preoccupazione di Municipio e residenti resta la sostenibilità. "Finisce che le aree poi restano abbandonate come al parco Feronia o alla Rustica dove il cantiere doveva finire tre anni fa ed è ancora tutto immobile  -  spiega il vicepresidente  -  Purtroppo l'interesse di alcuni operatori sembrerebbe essere stato quello di costruire e ottenere i finanziamenti garantiti dal Comune di Roma, anziché quello di gestire gli impianti realizzati. È necessario riesaminare il quadro economico degli investimenti in corso di realizzazione, ridimensionare alcuni progetti e restituire il parco di Spinaceto ai cittadini".
(27 dicembre 2012)


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