Dopo un po' di tempo la stampa
torna a interessarsi dei Punti Verdi Qualità.
Un bell'articolo quello apparso
oggi sul "Tempo" ma che ancora una volta non chiarisce nulla riguardo
cio' che sta accadendo.
Il problema e' , oggi, quello dei
2 centri cui si fa riferimento oppure quello di tutti gli altri che, gia' in
difficolta' prima delle note vicende giudiziarie, oggi lo sono ancora di piu'?
Sembra, leggendo l'articolo, che
il Comune sia il "truffato" e non l'artefice di un qualcosa che sta
coinvolgendo imprenditori onesti che si trovano in una situazione
grottesca....quella di essere gli unici a aver messo su questo progetto
"soldi veri",professionalita',voglia di fare con nessun
riconoscimento da parte di chi avrebbe dovuto,ora,finalmente cercare di fare
chiarezza andando a capire se l'operato di chi rappresentava il Comune fino
agli arresti del RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO (lo scrivo maiuscolo per
far comprendere una volta per tutte che a essere accusato di reati vari e'
stato il responsabile di tutti i procedimenti e non l'usciere
dell'ufficio!)avesse potuto arrecare qualche "danno" ai concessionari
non coinvolti nelle inchieste.
Il consigliere Coratti si chiede
cosa sta accadendo con i PVQ morosi.....forse bisognerebbe chiedersi se questi
PVQ sono MOROSI per loro colpa o per altre ragioni quali quella della mancanza
totale di disponibilita' da parte del Comune ad affrontare i problemi che
stanno portando a queste situazioni di morosita'.Si rimanda, si scarica la
responsabilità ora sulla banca, ora sulla mancanza di soldi nelle casse
comunali.
L'operato di chi ha rappresentato
il Comune negli ultimi anni potrebbe essere stato dettato da interessi
personali e questo potrebbe aver portato a favorire qualcuno penalizzando
qualcunaltro.....il potere smisurato del Rup poteva, e non e' detto che non sia
accaduto, portare a mettere da parte richieste legittime.
Oggi l'operato dei nuovi Rup e'
sicuramente meritorio ma ,a mio avviso, difficilmente si arrivera' a soluzioni
positive poiche' non e' nelle loro competenze l'affrontare i problemi del
passato.Mi spiego con un esempio:la societa' che rappresento chiede dal 2007 di
poter usufruire della seconda e ben piu' conveniente convenzione e dal 2007
questo diritto gli viene negato.Il perche' ci e' sconosciuto poiche' mai,dico
mai, ci e' stato detto perche' era piu' importante per il Comune favorire
l'apertura di nuovi cantieri piuttosto che cercare di mettere in equilibrio
economico quei pochi PVQ aperti
penalizzati dall'essere stati i pionieri sulle cui ossa stava prendendo
forma il progetto PVQ.
Oggi alla luce degli ultimi fatti
si comincia a capire quale era la "logica".
Servirebbe oggi,consigliere
Coratti,un costante interessamento "politico" sull'argomento e non
solo un interesse a "spot" per mettere in luce gli sfasci ora di uno
ora di un'altro.
Abbiamo , in questi ultimi anni,
cercato con gli altri concessionari di catturare l'attenzione della politica ma
purtroppo tutto e' stato vano...qualche "spot" ma mai
"politica".
L'affare Pvq va affrontato al li
la dell'appartenenza politica pensando a chi vi ha investito i frutti di una
vita di lavoro,a chi vi lavora,a chi fruisce di ettari di verde curato e
"sicuro".
Diamoci una mossa!!!!!!!!
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