giovedì 6 settembre 2012

Corriere della Sera 6/9/2012 -Tangenti sulle giostre nei parchi

Tangenti sulle giostre nei parchi Accertamenti dei magistrati sull'iter amministrativo per l'assegnazione degli spazi a otto impianti: nel mirino del pool anticorruzione le procedure del Comune Piazza Meucci: sotto inchiesta (Jpeg)Piazza Meucci: sotto inchiesta (Jpeg) ROMA - Le giostre dei bambini sono il nuovo fronte dell'inchiesta sui Punti Verde. A catturare l'attenzione dei pubblici ministeri Francesco Minisci, Giorgio Orano e Alberto Pioletti sono le autorizzazioni concesse dal Dipartimento X (Tutela ambientale e del verde) ai giostrai che operano in otto aree di pregio della Capitale. La lista degli impianti nel mirino dei pm abbraccia ogni angolo della città: da Castel Sant'Angelo a piazza Vittorio, da via Piccinini (quartiere Triste) a piazza Mancini, dal Laurentino 38 a San Basilio. Ancora nessuna ipotesi di reato è stata formulata. La questione cruciale intorno a cui ruota l'inchiesta sarà appurare se è stata corretta la procedura seguita dai responsabili del Comune per l'assegnazione degli spazi occupati dagli attuali gestori. La giostra di Castel S. Angelo (Jpeg)La giostra di Castel S. Angelo (Jpeg) Il dubbio del pool è che siano stati adottati procedimenti irregolari. Con la conseguenza che andranno chiarite quali ragioni potrebbero aver spinti i funzionari ad uscire dal perimento imposto dalle regole del Campidoglio. Le concessioni, secondo l'ipotesi allo studio della Procura, avrebbero dovuto avvenire attraverso bandi pubblico indetti dai singoli municipi. Le carte in mano alle toghe raccontano che il Dipartimento comincia ad occuparsi delle assegnazioni nel maggio del 2010. Allora il direttore è Paolo Giantarelli che con la determinazione dirigenziale 1079 concede l'autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico agli otto giostrai. La decisione violerebbe una serie di deliberazioni comunali. Un regolamento del 1998 stabilirebbe che sei zone devono essere assegnate con bando pubblico. Le uniche eccezioni riguardano piazza Meucci e piazza Mancini, che tuttavia possono essere concesse ai giostrai per periodi non superiori a 90 giorni, termine scaduto il quale sarebbe necessaria l'indizione di un bando pubblico. Piazza Mancini (Jpeg)Piazza Mancini (Jpeg) Nell'ottobre del 2011 il nuovo responsabile del verde urbano, Mario Vallorosi, decide di annullare le otto assegnazioni. Ma è questo punto che entra in scena Fabio Tancredi, direttore del Servizio Giardini di Roma Capitale, tirato in ballo nell'inchiesta sui punti verde qualità da diversi imprenditori senza essere mai indagato dalla Procura. È lui a riportare in vigore la determinazione 1079 del 2010 e le otto assegnazioni. «Il motivo di questa scelta dovrà spiegarlo la magistratura», sottolinea il consigliere del II Municipio, Massimo Inches (La Destra) che ha presentato la denuncia da cui è nata l'inchiesta. Giulio De Santis

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