Roma, la cresta sui giardini
di Emiliano Fittipaldi
Il Comune finanziava il restauro di aree verdi, ma chi si prendeva i soldi poi non faceva i lavori o ne faceva pochissimi. Già arrestati due dirigenti pubblici e due imprenditori, e ora ci si chiede se abbiano avuto coperture politiche
(27 marzo 2012)
L'inchiesta della procura di Roma sui 'Punti Verde Qualità' fa tremare la giunta di Gianni Alemanno.
Stamattina sono state arrestate quattro persone: in carcere sono finiti Stefano Volpe, architetto e dirigente del Comune, gli imprenditori Massimo Dolce e Marco Bernardini, e Annamaria Parisi, dirigente comunale messa ai domiciliari.
Il Nucleo tributario della Guardia di Finanzia che sta conducendo le indagini ha effettuato perquisizioni anche al Dipartimento Tutela Ambientale (dove risultano indagati altri sei dipendenti comunali) e in altri uffici del Campidoglio. I reati contestati vanno dalla corruzione (per i primi tre) alla truffa aggravata ai danni del Comune.
I Punti verde Qualità sono un progetto ideato dalla prima giunta Rutelli, ma realizzato dagli uomini di Alemanno: si tratta di aree verdi di proprietà del Comune concesse in uso ai privati con contratti molto lunghi (33 anni). Per realizzare i lavori gli imprenditori hanno avuto la possibilità di ottenere ricche fideiussioni dal Comune, che si è esposto con le banche per circa 400 milioni di euro. Peccato che in molti casi (come nel Parco di Spinaceto e nel 'Punto' di Parco Feronia, dato in concessione a Lucia Mokbel, sorella del faccendiere di estrema destra Gennaro finito in carcere per l'affaire Fastweb-Finmeccanica) i conti non tornino, e che i lavori per attrezzare le aree - nonostante i finanziamenti ottenuti dalle imprese - spesso e volentieri siano rimasti sulla carta.
In alcuni casi i lavori non sarebbero mai partiti, in altri avrebbero avuto un costo reale decisamente inferiore rispetto alle somme ottenute, esibendo una documentazione gonfiata che testimoniava uno stato avanzamento dei lavori fittizio.
Secondo i pm, per ottenere più soldi e far chiudere un occhio ai dirigenti comunali Lucia Mokbel avrebbe girato 50 mila euro a Dolce e Bernardini, imprenditori che intervenivano poi su Volpe e altri dirigenti comunali. Una cifra un po' più bassa avrebbero pagato invece i titolari del Parco di Tor Sapienza (48 mila euro), mentre gli investigatori sarebbero riusciti a dimostrare per un terzo 'Punto Verde Qualità', quello di Parco Spinaceto, sovrafatturazioni per oltre 1,3 milioni di euro.
Nel caso di Lucia Mokbel le indagini non sono ancora concluse, ma si parla complessivamente di 6 milioni ricevuti per lavori mai realizzati.
Il direttore dei lavori del Punto assegnato alla Mokbel è suo marito, Giancarlo Scarrozza. Che ha lavorato pure per la Mondo Verde, una srl fondata tanti anni fa da Antonio Lucarelli e alcuni suoi cugini. Lucarelli, capo della segreteria di Alemanno, uscì dalla società prima del 2000, e ha sempre negato rapporti con gli imprenditori che hanno poi ottenuto le concessioni.
«Ora ci domandiamo» ha detto Paolo Foschi del Pd, che sulla questione presentò un esposto in procura nell'ottobre del 2010 «se la vicenda riguarda solo dipendenti comunali infedeli o se ci siano state anche copertura di natura politica».
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