lunedì 26 marzo 2012

Scandalo Punti Verdi, dieci indagati - Repubblica

Scandalo Punti Verdi, dieci indagati

21 marzo 2012 — pagina 9 sezione: ROMA
UNA decina di indagati per reati che vanno d' abuso d' ufficio al falso a seconda delle posizioni. Corre veloce l' inchiesta sui punti verde qualità, aperta dalla procura di Roma sulla base di diversi esposti arrivati negli ultimi mesi. Una matassa complicata, tanto da essere stata delegata a magistrati di due gruppi diversi (quello dei reati contro la pubblica amministrazione e quello per la lotta alla criminalità economica) in cui sembra esserci di tutto. Dal punto di vista politico, ma anche da quello giudiziario. La vicenda riguarda i punti verde, zone gioco all' interno dei parchi della città, che il Comune ha dato in gestione ad aziende private. Un contratto di 33 anni, a canone zero, per cui il Campidoglio figura anche come fideiussore per i finanziamenti bancari necessari per le spese di costruzione. Un modo per garantire a tutti i concessionari senza alcuna distinzione un accesso agevolato al credito. Basti pensare che per tutto l' affare il Campidoglio ha firmato fideiussioni per 400 milioni di euro. Per non avere quasi nulla. Il problema sollevato negli esposti è proprio questo: nella stragrande maggioranza di questi punti verde, i lavori non solo non sono mai finiti, ma spesso non sono nemmeno iniziati. A fronte dei fondi che, invece, sono stati elargiti, spesso sulla base di documentazione di avanzamento lavori che, oggi è chiaro, non corrisponde al vero. E le domande a cui i pm, coordinati dagli aggiunti Alberto Caperna e Nello Rossi, e i finanzieri del nucleo di polizia tributaria vogliono rispondere riguardano proprio queste irregolarità. Perché alle imprese concessionarie è stato concesso tanto? E da chi? È davvero possibile che il comune non si sia accorto di nulla? E si tratta solo di una colpevole omissione di controllo o c' è qualcosa di più grave? Diversi gli episodi al vaglio dei magistrati. Uno su tutti quello del punto verde di Parco Feronia della Luoghi del Tempo Srl, di Lucia Mokbel, sorella del faccendiere Gennaro finito in carcere per l' inchiesta che ha coinvolto anche Fastweb e Telecom Italia Sparkle. Lavori denunciati per 15 milioni anche se per il direttore ammonterebbero a poco più di tredici. Di questi, solo 7 sono stati eseguiti. E dall' aprile dello scorso anno il cantiere è fermo perché mancano 3 milioni per completare l' opera. Una storia come molte altre in cui tra impossibilità di andare avanti coi lavori o addirittura buchi in bilancio, il Campidoglio rischia di perdere parecchi soldi: essendo fideiussore, infatti, non basta ritirare la concessione. Come, peraltro, in certi casi è stato pure fatto. - MARIA ELENA VINCENZI

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