Cheeseburger e alberi: il caso Dragona
di Stefano Mastrangelo
Apre un Mac Donald's nel cantiere dell'area verde di Dragona e scoppia la polemica. Ma quali sono i veri punti critici e le potenzialità di questo spazio? Continua l'inchiesta sui Punti Verdi Qualità: luci ed ombre di un progetto nato per migliorare l'ambiente della città.
A lavori conclusi l’area sarà dotata di una piscina, palestra fitness e due campi di calcetto. Questo l'obiettivo del Punto Verde Qualità di Dragona. L’area messa a bando nel 1995 era di circa 43.300 metri quadri. Comprendeva anche un centro anziani fatiscente che doveva essere trasferito, poi viste le lungaggini burocratiche, il dipartimento lavori pubblici nel 2001 decise di ristrutturarlo per cui l’area fu tolta dal punto verde. Prima dell’apertura del cantiere, l’area dove oggi c’è il Mac Donald’s era inaccessibile perché coltivata abusivamente da un coltivatore. Nel corso del 2005, Roma Metropolitane decise di utilizzare una parte dello spazio come parcheggio per la prevista stazione di Acilia. L’opera è molto importante poiché prevede la realizzazione di un ponte pedonale di collegamento di Dragona con Acilia e la nuova stazione metro. L’area sottratta è di circa 4.000 metri e dovrà essere compensata con altra area verde che è stata chiesta al Municipio XIII già dal 2007, ma mai individuata. Esiste nello stesso quartiere un giardino da poco realizzato di circa mezzo ettaro che è già degradato, ma il Municipio stranamente non ha ancora utilizzato questa opportunità. Nel frattempo proseguono i lavori per aprire al pubblico la prima area verde di un ettaro ove originariamente era previsto il Mac Donald’s che, opportunamente, è stato spostato in un area di scarsissimo pregio a ridosso del cavalcavia Zelia Nuttal. La procedura dei pvq infatti prevede che se l’opera viene realizzata a stralci, nel primo ci deve essere anche il verde pubblico e questa clausola qui non è stata rispettata. Gli altri parametri il progetto li rispetta tutti, infatti abbiamo il 53% di tutta l’area a verde di fruizione libera e 1.974 mq di attrezzature profit al coperto. Tutto l’intervento costerà circa nove milioni di euro e il fatto che la concessionaria gestirà direttamente il centro costituisce garanzia sul contenimento dei costi. La sistemazione dell’area Mac Donald’s che sta creando tante polemiche e dove comunque lavorano quaranta ragazzi del quartiere, lascia a desiderare e non segue i criteri di qualità necessari per esempio ad evitare l’impermeabilizzazione dei suoli, ma questo dipende molto dalla mancanza di controlli e di chiare direttive da parte dei responsabili del programma. Quindi la richiesta di andare a vedere le carte è sacrosanta, ma attenzione a non fermarsi alla superficie delle questioni, a non alzare polveroni che nascondono le reali responsabilità. Soprattutto è augurabile che non si fermino i lavori perchè, se è vero che questa opera ha qualche pecca, è apprezzata e attesa da lungo tempo dalla stragrande maggioranza dei cittadini di Dragona.
Roma, 16 maggio 2011
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