domenica 30 aprile 2017

Gentili soci e cittadini che frequentate il Parco della Madonnetta....Silvia Maria Guarnieri

Gentili soci del Comitato e cittadini che frequentate il Parco della Madonnetta,
Vorrei chiarire alcune mie considerazioni in merito ad un punto focale della battaglia per salvare il Parco.
Voi oggi dite che la battaglia del Parco non si può appiattire o affiancare alle ragioni o a tutela del concessionario?
Il Parco non è stato creato dal Comune, nè ideato, nè progettato, nè costruito, nè tantomeno gestito dal Comune... ma lo ha fatto il concessionario prof. Andrea Ciabocco con un nome, un cognome e con il suo curriculum di maestro di tennis conosciuto in tutta Italia. Probabilmente, anzi con certezza, se lo avesse fatto un imprenditore qualsiasi non sarebbe stato così esemplare come lo avete vissuto per più di 10 anni, fino a che la garrota degli uffici non è riuscita con azioni, degne della Santa Inquisizione, a fare rogo del simbolo della ribellione alla tipica e diffusa cialtroneria degli appalti pubblici, dove il nostro sciagurato Paese ne possiede ahimè primato. Il Parco si è distinto per soldi spesi bene e per un gioiello creato PER i cittadini.
Pensare di scindere il Parco da chi lo ha creato è come definire il Parco un figlio di nessuno... non è così e lo sapete bene! Il Parco è figlio dei Ciabocco, di una famiglia!
Vorrei anche ricordare l'infiltrazione nel Centro Sportivo, con scatole cinesi, di personaggi noti alle cronache -sgominati dal concessionario e cacciati a pedate dalla nostra tenacia- vorrei ricordarvi le azioni di spoglio del Comune, vorrei ricordarvi i 5 incendi e tutto quello che un imprenditore onesto ha dovuto passare... Questo ultimo elenco sarebbe un obbligo di coinvolgimento morale a tutela di chi si è opposto al malaffare... personalmente avrei chiesto la scorta per Ciabocco!
Non mi fate essere polemica, ma per molti altri casi basta un bossolo -non un'infiltrazione!- o un solo tentativo di incendio -e non cinque incendi!!!- per gridare al complotto o all'attentato! È stato invece banalizzato tutto!
È evidente che fa comodo essere "cecati" per mettersi a posto la coscienza o stupirsi sulla "comunicazione poco efficace"!
Il re è nudo e se voi non lo vedete è un vostro problema. La battaglia per la salvezza del Parco coincide con la battaglia di giustizia contro il malaffare diffuso, compreso quella della calunnia. Abbiamo da qualche giorno scoperto cattiverie gratuite contro il concessionario che ho vergogna a riferire! Anche quest'arma è stata usata da chi ha mire sul parco. Peccato che nella trappola ci cascano i cittadini, ossia proprio quelli che fruiscono dell'opera di Ciabocco... personalmente mi ribellerei anche ad essere preso per i fondelli da chi vuole togliere un Bene del quale ne sono il principale fruitore.
Vi faccio una facile e lapalissiana previsione: tolto Ciabocco il parco è finito! Ma è finito anche e sopratutto l'esempio di ribellione alla mala gestione dell'amministrazione marcia. È finito il presidio di legalità. È finito l'ultimo baluardo di questa buffona società che si piega alla calunnia e agli asini che volano pur di non alzare la testa.
Io mi ribello! Io sto con Ciabocco e ci sto adesso, non quando si farà luce sulle malefatte -ormai palesi- di questa banalità del male! Io sono ribelle oggi, non domani! Io voglio essere odiosa oggi perché vi sbatto in faccia la realtà, ma preferisco non passar da stupida ignorando l'evidenza!
Stiamo alle ultime battute. Se anche il M5S continuerà a "ciurlar nel manico" non avremo scampo: i gargarozzoni avranno vinto e voi, cari cittadini, sarete i primi ad annegare! Non avrete scuse, non potrete più sindacare sulla forma della battaglia o sulla forma antipatica di questa mia lettera o sul caratteraccio di un concessionario a cui la mala amministrazione -quella che oggi, in parte, sta alla sbarra per le vicende di Mafia Capitale- ha rubato tutto. Sfido chiunque a non essere incazzato nero per essere stato derubato di un patrimonio e di un gioiello costruito! Quel giorno, se il Parco e questa nostra battaglia avrà perso, voi dovrete prendervi la responsabilità del manieroso e noioso disquisir di forma e mai di sostanza. Personalmente continuerò con le denunce e ci metterò ancora la faccia, come ho sempre fatto, per non passar da stupida.
Ultima riflessione:
Possibile che mai nessun cittadino si sia mai chiesto il perché di quella eccellenza? Se il Parco fosse stato costruito e gestito dal Comune sarebbe stato uno schifo come tutto il resto... era invece Ciabocco il padre del Parco! Il Parco Aldo Ciabocco PVQ Madonnetta!!!

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Andrea Ciabocco "Vi racconto come è stato ucciso un bel sogno" - Il Quotidiano del Litorale

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