L'illusione dell'individualità....e l'insignificanza

Il parco con i suoi ampi spazi ha accolto chiunque. Ha accolto bianchi,neri,gialli,in piedi,in carrozzina,pazzerelli veri e pazzerelli che non sanno di essere pazzerelli. Ha lasciato spazio alle individualità più disparate.
In un momento dove la gente non vuole pensare e dove sembra che passare il tempo sia un'attività dell'uomo in una enorme massificazione il parco ha dato l'illusione dell'individualità perchè era uno spazio libero anche se si trova nel mezzo della città.
Chi corre, chi cammina, chi legge,, chi zappa l'orto, chi gioca con i bimbi, chi prende il sole...tutti hanno potuto farlo in un enorme spazio accogliente....
Tutti al parco hanno potuto coltivare la propria individualità...
Ma questo in questo mondo non è possibile. Un posto dove si coltiva l'individualità è un posto scomodo.Puoi essere individuo ma solo se ti apparecchi alla tavola imbandita e consumi. Se non consumi la tua individualità va combattuta.
Perchè poche righe sopra ho scritto che il parco ha dato l'illusione dell'individualità? Perchè illusione?
Perchè per i più il parco non è stato una scelta. Sono stati fortunati a trovarselo davanti casa. E' come nascere in Europa o in Africa. E' questione di fortuna.
Diverso è se scegli di coltivare la tua individualità e purtroppo la scarsa partecipazione alla salvezza del parco mi convince sempre più dell'esiguità del numero di persone veramente consapevoli di ciò.
E i comportamenti dei fruitori me lo confermano...invece di sostenerlo lo consumano...invece di apprezzarlo e curarlo lo trascurano...
Peccato perchè da qui poteva iniziare qualcosa di diverso.
Peccato che questo non è stato compreso.
Peccato...
Ma poi l'ultima riflessione è su quanto siamo insignificanti. Siamo insignificanti rispetto a ciò che ci circonda e quindi pensare, in maniera presuntuosa, di aver fatto qualcosa di significante è presunzione.
Peccato...