mercoledì 6 luglio 2016

Esposto alla Procura della Corte dei Conti

ALLA PROCURA GENERALE
DELLA CORTE DEI CONTI DEL LAZIO
R  O  M A


Il sottoscritto ANDREA CIABOCCO nato a Macerata il 19 luglio 1957, C.F. CBC NDR 57L19 E783A ed ivi residente in Roma alla Via Bruno Molajoli n. 66 (tel. 328 2375811 / 06 52311344) in proprio e nella qualità di Amministratore Unico della S.S.D. Polisportiva CIABOCCO ANDREA a r.l. con sede in Roma, via di Macchia Saponara n.97 (P.I. e C.F. 05332481000)
premesso
Nel 1995 il Comune di Roma, ritenendo di essere nell’impossibilità di attrezzare ed assicurare una manutenzione costante ed efficace di tutte le aree verdi di sua proprietà, con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 169 del 01 agosto 1995, emanò un bando per l’affidamento in concessione dell’attrezzaggio e della gestione di aree verdi non attrezzate o non sufficientemente attrezzate (doc. n. 1).
In tale bando era posto a carico del concessionario l’attrezzaggio e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree verdi e, quale contropartita, allo stesso era riconosciuta la possibilità di gestire economicamente strutture ed attività (la tipologia delle quali era dettagliatamente indicata), a carattere sportivo, ricreativo, culturale, commerciale e di servizio.
Al riguardo delle opere realizzate, era stabilito (art. 8) che le stesse entrassero a far parte del patrimonio indisponibile del Comune sin dalla loro realizzazione.
Tra le aree messe a bando figurava un’area di mq 213.600 circa sita in Roma, compresa tra Via di Acilia, Via di Macchia Saponara e Via Bruno Molajoli – Municipio Roma XIII (ora Municipio X) denominata Punto Verde Qualità 13.8 “Piano di Zona B/8 Madonnetta”.
La domanda presentata dalla ditta individuale Andrea Ciabocco (dante causa dell’odierna esponente) risultò prima classificata nella graduatoria approvata con deliberazione della Giunta Comunale n. 4480 del 17 dicembre 1996 (doc. n. 2).
La ditta individuale Andrea Ciabocco presentò il progetto definitivo che fu approvato dalla Giunta Comunale con deliberazione n. 2175 in data 17.01.1999 (doc. n. 3), nella quale si diede atto anche dell’avvenuta trasformazione – per atto Notaio Patrizio Sbardella Rep. n. 63376, Racc. n. 10606 in data 04.06.1996 – del soggetto concessionario nel nuovo soggetto denominato Ciabocco Andrea s.r.l..
Per favorire l’accesso al credito da parte dei concessionari, il Comune di Roma otteneva che l’Istituto per il Credito Sportivo (d’ora in poi anche ICS) mettesse a disposizione € 300.000.000,00 per finanziare le opere sportive del progetto Punti Verde Qualità e la Banca di Credito Cooperativo di Roma (d’ora in poi anche BCCR) mettesse a disposizione ulteriori € 100.000.00,00 per finanziare le opere non sportive dello stesso progetto.
Inoltre, ed era questo l’aspetto più rilevante che avrebbe consentito l’effettivo avvio dei cantieri, la BCCR si impegnava a prestare fideiussione all’ICS per i finanziamenti da questo accordati ai concessionari dei Punti Verde Qualità e il Comune di Roma, a sua volta, garantiva la BCCR.
Di seguito nel dettaglio sono elencati i provvedimenti del Comune di Roma che hanno disciplinato questo importante aspetto:
                                  i.         deliberazione della Giunta Comunale n. 1282 in data 11 giugno 1999, (doc. n. 4)
                                ii.         deliberazione della Giunta Comunale n. 763 in data 7 dicembre 2001 che specificava le condizioni di cui alla precedente deliberazione n. 1282 in data 11.06.1999 (doc. n. 5) .
                              iii.         deliberazione n. 312 in data 11 giugno 2002  della Giunta Comunale (doc. n. 6)
                              iv.         deliberazione del Consiglio Comunale n. 12 del 18 gennaio 2006, (doc. n. 7) .
                                v.         deliberazioni del Consiglio Comunale n. 148 e n. 149 del 14 settembre 2006, (la c.d. II^ Convenzione). (doc. n. 8)
                              vi.         deliberazione del Consiglio Comunale n. 101 del 17.11.2009 (doc. n. 9), che ha prorogato per il periodo 2007/2010 la validità della convenzione con la sola BCCR, in quanto l’ICS aveva dichiarato di non essere più disponibile.
In data 28.12.2001, venne sottoscritta la convenzione – concessione (doc. n. 10) tra il Comune di Roma e la Ciabocco Andrea s.r.l. (successivamente trasformatasi in S.S.D. POLISPORTIVA CIABOCCO Andrea a r.l.) con la quale era formalmente concessa alla Ciabocco Andrea s.r.l. l’area di proprietà comunale per la realizzazione del Punto Verde Qualità “Madonnetta”.
La S.S.D. POLISPORTIVA CIABOCCO Andrea s.r.l., avvalendosi delle citate convenzioni tra il Comune di Roma, l’Istituto per il Credito Sportivo e la Banca di Credito Cooperativo, ha contratto mutui per un importo complessivo di € 9.897.822,95 (garantiti come sopra descritto) che, unitamente a € 1.895.627,02 di risorse proprie hanno permesso la realizzazione del Punto Verde Madonnetta che è costituito da (doc. n. 11) :
                                  i.          17 ettari di verde pubblico a fruizione libera attrezzato con prato, specie arboree e arbustive, percorsi pedonali e ciclabili, impianto di irrigazione, elementi di arredo;
                                ii.          strutture destinate a produrre le risorse economiche necessarie a rimborsare i finanziamenti ed esattamente:
·      un centro sportivo che ha al suo interno due piscine, 4 palestre per ginnastiche, 2 palestre per giochi di squadra e pattinaggio, parete di arrampicata, 8 campi da tennis, campi di calcio a 5, campo di calcio a 7 e relativi spogliatoi e servizi;
·      un campo di pratica di golf
·      costruzioni destinate a ristorante, ristorazione veloce, 2 bar,
·      tre scuole materne;
                              iii.          due “aree cania fruizione libera per una superficie totale di 4.000 mq.
                              iv.          4.500 mq di orti urbani.
Tutte queste opere, lo si ripete, sono di proprietà del Comune di Roma sin dalla loro ultimazione.
Per contro la società concessionaria ha assunto l’obbligo, obbligo tuttora adempiuto:
i.      della manutenzione ordinaria e straordinaria dei 17 (diciassette!) ettari del parco pubblico secondo modalità stabilite dall’Amministrazione Comunale;
ii.    della manutenzione delle aree cani
iii.  della custodia e guardiania dell’intero P.V.Q.
I Punti Verdi Qualità sono stati spesso alla ribalta delle cronaca per episodi di malcostume e malaffare ma il Punto Verde Madonnetta è stato unanimemente considerato come un esempio di corretta gestione.
Il P.V.Q. Madonnetta è ad oggi frequentato quotidianamente da centinaia di persone, che utilizzano i diciassette ettari di verde pubblico, mentre, in conseguenza di quanto di seguito esposto e senza responsabilità della società concessionaria, gli impianti e le attrezzature sportive versano in stato di abbandono.
All’interno del P.V.Q. Madonnetta sono state organizzate, direttamente dalla società concessionaria o in collaborazione con essa, decine di manifestazioni e di iniziative attinenti alle diverse discipline sportive e di carattere sociale delle quali esiste ampia e dettagliata documentazione presso l'Ufficio Punti Verdi di Roma Capitale (v. doc. n. 12) .
Senonché, successivamente alla sottoscrizione della convenzione ed alla costruzione del P.V.Q. Madonnetta, nel medesimo contesto territoriale (Municipio XIII, ora Municipio X) sono stati realizzati (e sono attualmente funzionanti), altri Punti Verdi Qualità, altri impianti sportivi di proprietà capitolina e di proprietà privata.
La realizzazione di tali strutture ha inciso fortemente, in termini di riduzione, sull’utenza del P.V.Q. Madonnetta, con la conseguente notevole contrazione dei ricavi agevolmente riscontrabile attraverso l’esame dei bilanci della società per le annualità 2011, 2012, 2013 e 2014, tanto che dal settembre 2014 la società concessionaria ha preferito non attivare la piscina divenuta ormai improduttiva.
La S.S.D. POLISPORTIVA CIABOCCO Andrea s.r.l. ha più volte ma sempre inutilmente sollecitato la revisione della convenzione – concessione (doc. n. 13 e 14) al fine di poter ristabilire l’equilibrio economico finanziario degli investimenti e della connessa gestione economica del Punto Verde Qualità Madonnetta e ciò nonostante che la sentenza n. 3817/2014 del Tribunale Amministrativo del Lazio – II^ sezione (doc. n. 15) abbia riconosciuto l’esistenza in capo alla società concessionaria del diritto soggettivo ad ottenere la revisione del piano economico - finanziario a seguito di variazioni apportate ai presupposti del contratto dalla concedente Roma Capitale.
Le difficoltà finanziarie originate dalla consistente riduzione dei ricavi come sopra descritta hanno avuto come conseguenza immediata l’impossibilità per la POLISPORTIVA CIABOCCO di far fronte ai propri impegni con gli Istituti di credito cosicché con lettera prot. n. LV/660 in data 02.3.2015 l'Ufficio Punti Verdi Qualità diffidava la società concessionaria al pagamento di € 1.133.267,04 e comunicava l’avvio del procedimento di revoca – decadenza (doc. n. 16).
Nonostante la società concessionaria avesse provveduto in data 23 aprile 2015 a formulare le proprie osservazioni (doc. n. 17) , con provvedimento dirigenziale n. 55 in data 25 maggio 2015 (doc. n. 18) Roma Capitale determinava la decadenza – revoca della concessione e risoluzione, con effetto immediato della convenzione – concessione sottoscritta il 28 dicembre 2001.
Avverso tale determinazione, la Polisportiva Ciabocco Andrea ha proposto ricorso avanti il TAR del Lazio (R.G. 10209/2015) (doc. n. 19) chiedendo l'annullamento della Determinazione di revoca ritenendola illegittima sotto diversi profili tra i quali la mancata revisione del “PEF” – Piano Economico Finanziario.
Il TAR non ha ancora fissato l'udienza di discussione.
La migliore dimostrazione della "diversità" del PVQ Madonnetta sono le attestazioni di stima e solidarietà nei confronti della società concessionaria e della sua attività di gestione seguite al provvedimento di revoca della concessione, la partecipazione di migliaia di cittadini alla manifestazione del 12/13 settembre ("Scateniamo il Paradiso") (doc. n. 20) e, soprattutto, le dodicimila firme di adesione alla proposta di deliberazione di iniziativa popolare (doc. n. 21) che individua soluzioni per conciliare l’interesse dell’amministrazione a ridurre la propria esposizione debitoria con l’esigenza di salvaguardare il Parco della Madonnetta e le strutture ivi realizzate, in ogni caso garantendo gli attuali standard di manutenzione.
Tanti cittadini che hanno in molti modi espresso la soddisfazione di vedere un'area fino al 2000 abbandonata e in stato di degrado curata, attrezzata ed aperta alla fruizione pubblica gratuita e, al contempo, la preoccupazione che l'area ritorni alle condizioni in cui era prima del 2000.
Prima ancora della discussione della richiesta sospensiva del provvedimento di revoca della concessione, con nota in data 24 settembre 2015 (doc. n. 22), ed anche rispondendo alle sollecitazioni dei responsabili politici dell’Amministrazione Capitolina, l’esponente ha inoltrato all’Ufficio Punti Verde di Roma Capitale un aggiornato “Piano Economico - Finanziario”, ritenendo che ciò rispondesse all’esigenza della pubblica amministrazione di vedere proseguire la gestione del Punto Verde in una condizione di equilibrio economico che consentisse alla società concessionaria di far fronte agli impegni assunti.
La nota di risposta dell’Ufficio Punti Verde di Roma Capitale n. 2724 in data 28 settembre 2015, (doc. n. 23) non può che suscitare vivo stupore e profonda perplessità: infatti il dott. Giovanni Serra, Direttore di quell'ufficio, ha addirittura ritenuto il documento "non proponibile quale base di riferimento della revisione delle condizioni contrattuali" in quanto "non risulta essere stato redatto da soggetto qualificato nè risultano per lo stesso essere state svolte attività di asseverazione ... secondo i disposti ex (sic!) art 153 comma 9 del DLGS 163/2006".
Al di là del richiamo normativo del tutto inappropriato (infatti si riferisce alla finanza di progetto, figura giuridica del tutto diversa dalla concessione dei lavori pubblici nella quale, per insegnamento del TAR Lazio, devono essere inquadrati i P.V.Q.) si richiama l’attenzione sulla conclusione della nota dell’Ufficio capitolino: “il progetto iniziale ed il relativo Piano Economico Finanziario, redatti da codesta Società erano sovradimensionati per cui le opere realizzate non avevano e non hanno la capacità di autofinanziamento mediante la gestione”.
Tale conclusione è contraddetta dalla realtà dei fatti: il piano presentato dalla società esponente illustra la possibilità di raggiungere l'equilibrio economico della gestione al verificarsi di due condizioni ben esplicitate: l’allungamento del periodo di restituzione dei mutui e la revisione dei tassi di interesse.
Ma la nota in esame contiene un’affermazione che per la sua gravità non potrà non trovare una sanzione: il progetto iniziale ed il relativo Piano Economico Finanziario, redatti dalla S.S.D. POLISPORTIVA CIABOCCO Andrea s.r.l. al momento della sottoscrizione della convenzione – concessione sarebbero stati sovradimensionati per cui “le opere realizzate non avevano e non hanno la capacità di autofinanziamento mediante la gestione”.
Al riguardo si intende ribadire che il Piano Economico Finanziario fu sì redatto dalla Polisportiva ma fu poi sottoposto al vaglio degli Uffici  del Comune di Roma (Dipartimento Ambiente e Ragioneria) e, solo dopo l'approvazione di questi, a quello del responsabile della Banca di Credito Cooperativo che, a sua volta, lo approvò.
All’epoca della stipula della convenzione, il piano economico era tutt’altro che insostenibile, tanto ciò vero che la Polisportiva ha pagato, oltre € 1.061.040,66 di preammortamento, le rate dei diversi mutui fino al 30 giugno 2011 per un importo di € 989.573,11 in conto capitale ed € 1.137.807,93 per interessi per un totale di € 2.127.381,04.
Come già ampiamente evidenziato, l’insostenibilità si è verificata successivamente e per responsabilità esclusiva del Comune, il quale ha unilateralmente modificato l’assetto degli impianti sportivi presenti nel territorio del Municipio XIII in pregiudizio dell’esponente.
Ma vi è di più grave: l’affermazione contenuta nella nota prot. n. 2724 in data 28.09.2015, secondo cui “le opere non avevano e non hanno la capacità di autofinanziamento mediante la gestione” è un riconoscimento esplicito ed inequivoco delle ragioni della Polisportiva esponente, la quale sin dal dicembre 2012 ha denunciato l’insostenibilità del piano economico ed ha ripetutamente richiesto (ahimè inutilmente) la revisione del piano economico finanziario con la conseguente rimodulazione dei mutui in corso (doc. nn. 13 e 14)
E’ evidente la responsabilità del Direttore dell’Ufficio Punti Verdi che, pur consapevole come confessato nella nota del 2015, nulla ha fatto per risolvere la questione ed, anzi, non ha neppure risposto alle richieste della Polisportiva Ciabocco!
Le affermazioni in esame che pretenderebbero di ascrivere la responsabilità dell’insostenibilità economica della concessione alla società esponente, sono in evidente contraddizione con il contenuto della Relazione che lo stesso Giovanni Serra il 04 giugno 2014 predispose e sottopose al Segretario Generale ed al Ragioniere Generale di Roma Capitale in adempimento del disposto dell’ordinanza sindacale n. 43 del 19 marzo 2014 istitutiva dell’Ufficio stesso (doc. n. 24).
In tale relazione si chiarisce che “la garanzia prestata dall’Amministrazione, senza alcuna verifica preventiva da parte degli Uffici di Roma Capitale, consente alle banche di ammettere a finanziamento pubblico opere oltremodo sovrastimate e sovrafatturate che rendono impossibile un recupero dell’investimento dai proventi delle strutture realizzate” e che “la responsabilità delle banche, uniche strutture deputate alla valutazione dei Piani Economici – Finanziari, appare determinante in tutta la sua gravità se si considera che l’accesso ai finanziamenti è avvenuto senza il rispetto delle pochissime norme previste in convenzione a tutela degli interessi economici dell’Amministrazione e senza che risulti effettuata una reale istruttoria della sostenibilità dei business plan allegati alla richiesta di mutuo”.
Anche al di là del comportamento omissivo circa la revisione del PEF, l’Ufficio Punti Verdi Qualità, nelle more della decisione del TAR sulla legittimità del provvedimento di revoca, ha posto in atto una strategia diretta a "strangolare" finanziariamente la società concessionaria cercando di convincere tutti i soggetti utilizzatori delle diverse strutture che il pagamento degli importi contrattualmente fissati con la Polisportiva dovesse essere fatto direttamente all'Amministrazione Capitolina.
Di questa “pressione” ne sono dimostrazione:
i.     il sopralluogo del 15 settembre finalizzato alla “inventariazione dei beni esistenti sul Punto Verde Qualità in oggetto” (doc. n. 25.) nel corso del quale i funzionari capitolini hanno messo in atto azioni volte a screditare la gestione e la figura del concessionario spargendo voci di presunti reati penali commessi dallo stesso. Di tali comportamenti sono stati testimoni diversi cittadini e che hanno tentato, inutilmente, di avere maggiori informazioni su quanto stava avvenendo.
ii.   la nota n. 2744 a firma del Direttore dell'Ufficio, Giovanni Serra, inviata in data 30.9.2015 al sig. Roberto Colluccini, titolare della società Roal Garden gestrice dell’area affittata per uso vivaio (doc. n. 26);
iii. la corrispondenza con Assieme Real Estate affittuaria di un bar ristoro ugualmente all'interno del Punto Verde Madonnetta (doc.n. 27 e n. 28) ;
iv. la presenza al parco per più giorni consecutivi di Vigili Urbani mandati a richiedere insistentemente la documentazione amministrativa a tutti i soggetti utilizzatori.
I soggetti utilizzatori, sicuramente rassicurati dai comportamenti dei funzionari pubblici, non hanno più versato quanto dovuto per le utenze (sempre e tutte intestate alla Polisportiva Ciabocco) e per i canoni quanti pattuito ma ciò ha causato il collasso finanziario della Polisportiva che, priva di risorse, non ha potuto far fronte ai propri impegni con la società fornitrice dell’energia elettrica che ha così interrotto la fornitura nella mattinata del 27 ottobre.
Conseguentemente la Polisportiva si è trovata costretta ad impedire l’accesso alle persone e alle autovetture essendo le strutture sportive del tutto inutilizzabili ma nella successiva giornata le catene poste a chiusura del cancello di ingresso sono state rotte e sono riprese le attività sportive con la partecipazione di minori ed adulti sia nel corpo centrale (ginnastica, danza) che nei palloni pressostatici (pallavolo, pattinaggio, basket) e nei campi all'aperto (tennis, calcio a 7 e a 5, skate).
A fronte di questo stato di cose il sottoscritto in proprio e nella qualità di legale rappresentante della Polisportiva in data 30 ottobre ha presentato al Comando della Stazione dei Carabinieri di Acilia un esposto descrivendo la situazione e chiedendo lo sgombero dei locali (doc. n. 29).
Con telegrammi in data 30 e 31 Ottobre la Polisportiva ha informato della situazione gli uffici di Roma Capitale (il Segretario Generale, il Vice Direttore Generale, il Direttore dell'Ufficio Punti Verdi) (doc. n. 30 e n. 31).
Finalmente nel pomeriggio del 2 novembre il Direttore dell'Ufficio Punti Verdi di Roma Capitale inviava la nota prot. n. 3097 con la quale categoricamente affermava di non aver “autorizzato alcuno a procedere al taglio di catene o altre azioni forza” e rammentava alla Polisportiva Ciabocco "che, seppure decaduta, rimane obbligata alla custodia e guardiania del compendio immobiliare fino alla ripresa in consegna da parte dell'Amministrazione scrivente" (doc. n. 32)
Nella stessa nota Giovanni Serra invitava il X Gruppo della Polizia Locale "a verificare quanto lamentato e a prendere le opportune iniziative necessarie ad evitare l'incolumità pubblica (sic!!!) e la sicurezza delle attrezzature e degli edifici"
A seguito di tale comunicazione e perdurando lo stato di occupazione, nella stessa serata del 2 novembre la Polisportiva inviava alle società sportive “occupanti” un telegramma diffidale a rilasciare i locali (doc.n. 33).
Nonostante tale stato di cose l'occupazione è proseguita.
Tutto ciò ha formato oggetto di una denuncia – querela presentata in data 02 novembre presso la Stazione dei Carabinieri di Acilia (doc.n. 34).
Nonostante tale stato di cose l'occupazione è proseguita.
Le società occupanti si costituivano in un fantomatico “Comitato Pro Madonnetta” presieduto dal sig. Vittorio Di Francesco, Amministratore Unico della ssd a r l La Fenice 2009 alla quale effettivamente la POLISPORTIVA CIABOCCO aveva affittato la palestra per l’attività di ginnastica artistica e ritmica per il periodo 01 giugno 2015 - 31 agosto 2016.
A questo punto la Polisportiva volendo anche capire che cosa avesse originato un simile cambiamento di atteggiamento, tra l’altro, verificava che la ssd a rl Fenice 2009 (P. IVA n. 08606951005, iscritta alla Camera di Commercio di Roma con il n. 1106016) era precedentemente denominata SSD a rl IL CANGURO (con la quale la POLISPORTIVA CIABOCCO aveva avuto rapporti nella stagione sportiva precedente) e che Fabrizio Testa era tra i fondatori della società e che alla data della visura (18 novembre 2015) il 50% delle quote era di proprietà dello stesso Fabrizio Testa (doc. n. 35).
Il sig. Ciabocco denunciava pubblicamente tale stato di cose in un'assemblea tenutasi al Parco il giorno 17 dicembre alla presenza di numerosi cittadini e rappresentanti di diverse forze politiche (doc. n. 36).
All'esito di tale riunione in data 23 dicembre 2015 il Comitato “Salviamo il Parco della Madonnetta” scriveva al Prefetto di Roma chiedendo di valutare l’opportunità di emettere un provvedimento che impedisse alla SSD a rl LA FENICE 2009 così profondamente infiltrata di continuare ad utilizzare uno spazio di proprietà pubblica. (doc. n. 37) e, successivamente, informava anche il Direttore dell’Ufficio P.V.Q. di Roma Capitale della presenza all’interno del P.V.Q. della ssd a rl La Fenice e della composizione della compagine sociale della stessa (doc. n. 38).
Finalmente con determinazione n. 4 del 22 gennaio 2016 prot. n. 247 (doc. n. 39) il Direttore dell'Ufficio P.V.Q. provvedeva a “interdire con efficacia immediata ogni attività in essere nell'area sportiva ricompresa nel "Punto Verde Qualità 13.8 P.d.Z. 88 Madonnetta" di cui all'allegata planimetria, parte integrante del presente provvedimento, con diffida a lasciare i locali occupati, liberi da persone e cose non di proprietà dell'Amministrazione Capitolina, entro e non oltre giorni quindici dalla notifica del presente atto!, con l'avvertenza che in mancanza si procederà allo sgombero forzoso in danno con l'ausilio della Polizia Locale”.
Ciò in quanto “è stato verificato che – a seguito  di contratto sottoscritto con la SSD Ciabocco relativo al periodo 01.06.2015 al 31.08.2016 per un importo di € 30.00 , all’interno della struttura è presente ed opera quale promotore di un Comitato denominato “pro Madonnetta” la Società Sportiva Dilettantistica La Fenice 2009 nella cui compagine sociale figura, quale azionista al 50%, persona già condannata per reati contro la Pubblica Amministrazione ed attualmente sottoposta a processo penale per i reati di cui all’art. 461 bis davanti al Tribunale di Roma, procedimento che ha vista l’Amministrazione Capitolina costituirsi parte civile”.
Mentre le attività effettivamente cessavano subito, la rimozione dei materiali avveniva ben oltre il termine di quindici giorni senza che nessuno vigilasse cosicché è stato possibile portare via attrezzature che, in quanto acquistate nell’ambito della convenzione – concessione, sono (o erano) di proprietà di Roma Capitale.
Infine nel pomeriggio del 29 febbraio u.s. una pattuglia di Vigili Urbani del X Gruppo composta ha affisso cartelli su parte degli edifici degli impianti del P.V.Q., cartelli che recitavano testualmente: "Verbale di chiusura struttura immobile a seguito Determinazione Dirigenziale N.4 del 22/1/2016 a firma del Direttore Giovanni Serra e Dirigente Fabio Rocchi – Si comunica che in data 29/2/2016 vengono apposti presenti verbali come disposto dalla determinazione in oggetto. Coloro che verranno sorpresi all’interno verranno perseguiti a norma di legge”" (doc .n. 40).
Ebbene la citata determinazione dirigenziale n. 4 del 22 gennaio 2016 (doc.n. 39) non ha disposto la chiusura degli edifici ma ha disposto "di interdire con efficacia immediata ogni attività in essere nell'area sportiva ricompresa nel "Punto Verde Qualità 13.8 P.d.Z. 88 Madonnetta" di cui all'allegata planimetria, parte integrante del presente provvedimento, con diffida a lasciare i locali occupati, liberi da persone e cose non di proprietà dell'Amministrazione Capitolina, entro e non oltre giorni quindici dalla notifica . del presente atto, con l'avvertenza che in mancanza si procederà allo sgombero forzoso in danno con l'ausilio della Polizia Locale".
Ed ancora: “Il Gruppo X Mare di Polizia Locale è incaricato dell'esecuzione del presente provvedimento relativamente all'inibizione immediata delle attività ed alla notifica dello stesso agli interessati
Come è evidente non vi è alcuna prescrizione di chiusura ed anzi si ribadisce che la SSD Ciabocco Andrea srl “rimane obbligata alla custodia e alla guardiania del compendio immobiliare fino alla ripresa in consegna da parte dell’Amministrazione", cosa che evidentemente ancora non è avvenuta.
Tuttavia questo atteggiamento ha generato la convinzione che fosse del tutto inopportuna ancorché non giuridicamente inibita la ripresa delle attività all’interno del centro sportivo anche perché alcuni degli occupanti continuavano ad aggirarsi con il pretesto di completare lo sgombero delle attrezzature.
Da quel momento gli impianti sportivi non sono stati più utilizzati e Roma Capitale non ha adottato alcun provvedimento per garantire il permanere di livelli minimi di manutenzione che sono strettamente connessi all'uso quotidiano né, d'altra parte, la Polisportiva poteva provvedere a tali incombenti sia per le disposizioni e l'atteggiamento adottati dall'Amministrazione sia per il totale prosciugarsi delle risorse finanziarie conseguente al dissolversi delle società utilizzatrici.
L'atteggiamento quanto meno omissivo dei diversi uffici di Roma Capitale ha avuto come conseguenza il deterioramento e la distruzione parziale di beni appartenenti al patrimonio pubblico (circostanza ampiamente nota a tutti!) cosicché qualora si addivenisse alla decisione di ripristinare con la Polisportiva Ciabocco o altro soggetto, il Punto Verde sarebbero necessarie ingenti spese (a carico del bilancio pubblico?).
E ciò senza voler considerare che il medesimo atteggiamento ha di fatto privato i cittadini del quartiere di servizi sportivi e ricreativi che, fino al momento dell'intervento dei doversi uffici capitolini erano realizzati all'interno del PVQ e che dal dicembre 2015 nessuno svolge o può svolgere.
A conferma di quanto sopra esposto, nonostante la Polisportiva abbia continuato a provvedere alla custodia e alla guardiania, sono stati compiuti atti vandalici come denunciato al Comando della Stazione dei Carabinieri di Acilia il 16 aprile 2016 (doc. n. 41) e il 28 aprile 2016 (doc. n. 42).
tutto ciò premesso, il sottoscritto in proprio e nella qualità di Amministratore Unico della S.S.D. Polisportiva CIABOCCO ANDREA a r. l.
chiede
a codesta Autorità Contabile di accertare:
1. se il danneggiamento e il deterioramento degli edifici e delle attrezzature di proprietà pubblica realizzate all'interno del Punto Verde Qualità Madonnetta sito in Roma - Municipio X sia conseguenza del comportamento dei responsabili degli Uffici di Roma Capitale e/o di coloro che hanno agito in nome e per conto degli stessi;
2. se il mancato riequilibrio del piano economico finanziario con il conseguente inadempimento da parte della Polisportiva e l'escussione della fideiussione rilasciata da Roma Capitale in favore della Banca di Credito Cooperativo non abbia generato un danno per Roma Capitale costretta a pagare somme ingenti che sarebbero rimaste, con l'uso della normale diligenza da parte dei responsabili degli Uffici di Roma Capitale e/o di coloro che hanno agito in nome e per conto degli stessi, a carico della Polisportiva concessionaria;
3. quali siano, in caso di accertamento per colpa e/o dolo anche in considerazione dei principi di efficienza, efficacia ed economicità costituzionalmente imposti, le misure ritenute più opportune nei confronti dei soggetti eventualmente responsabili del danno erariale cagionato oltre che dell’eventuale danno alle persone e all’ambiente nel territorio comunale
In fede
Roma 28 giugno 2016
L'AMMINISTRATORE UNICO
Andrea Ciabocco
Si allega fotocopia documento identità
Indice documenti allegati
1.   deliberazione Coniglio Comunale n. 169 del 01 agosto 1995
2.   deliberazione Giunta Comunale n. 4480 del 17 dicembre 1996
3.   deliberazione della Giunta Comunale n. 2175 in data 17 gennaio 1999
4.   deliberazione della Giunta Comunale n. 1282 in data 11 giugno 1999,
5.   deliberazione della Giunta Comunale n. 763 in data 7 dicembre 2001
6.   deliberazione della Giunta Comunale n. 312 in data 11 giugno 2002 
7.   deliberazione del Consiglio Comunale n. 12 del 18 gennaio 2006
8.   deliberazioni del Consiglio Comunale n. 148 e n. 149 del 14 settembre 2006
9.   deliberazione del Consiglio Comunale n. 101 del 17 novembre 2009
10.                       convenzione – concessione Comune di Roma / Polisportiva Ciabocco del 28 dicembre 2001
11.                       planimetrie del Punto Verde Qualità Madonnetta
12.                       elenco attività svolte all'interno del Punto Verde Qualità Madonnetta
13.                       richiesta revisione PEF 16 aprile 2014
14.                       richiesta revisione PEF 6 maggio 2014
15.                       sentenza n. 3817/2014 del Tribunale Amministrativo del Lazio
16.                       nota Ufficio Punti Verdi Qualità prot. n. LV/660 del 02 marzo 2015
17.                       osservazioni Polisportiva Ciabocco
18.                       determinazione dirigenziale n. 55 del 25 maggio 2015
19.                       ricorso avanti il TAR del Lazio (R.G. 10209/2015)
20.                       manifestazione "Scateniamo il Paradiso" del 12/13 settembre 2015
21.                       proposta di deliberazione di iniziativa popolare
22.                       nota Polisportiva Ciabocco del 24 settembre 2015
23.                       nota dell’Ufficio Punti Verde n. 2724 del 28 settembre 2015
24.                       relazione Serra 04 giugno 2014 prot. n. 2696
25.                       sopralluogo del 15 settembre
26.                       nota n. 2744 del 30 settembre 2015 del Direttore dell'Ufficio Punti Verdi Qualità a Coluccini Roberto
27.                       nota n. 1742 del 17 giugno 2015 del Direttore dell'Ufficio Punti Verdi Qualità a Assieme Real Estate srl
28.                       nota n. 2743 del 30 settembre 2015 del Direttore dell'Ufficio Punti Verdi Qualità a Assieme Real Estate srl
29.                       esposto denuncia in data 30 ottobre 2015 presentato al Comando della Stazione dei Carabinieri di Acilia
30.                       telegramma n. ZCZC 1923772635943  in data 30 ottobre 2015
31.                       telegramma n. ZCZC 260772872233 in data 31 ottobre 2015
32.                       nota prot. n. 3097 del 2 novembre del Direttore dell'Ufficio Punti Verdi di Roma Capitale
33.                       telegramma n. ZCZC 1310673405228 in data 02 novembre 2015
34.                       denuncia – querela presentata in data 06 novembre 2015
35.                       visura storica CCIAA di Roma della SSD a rl LA FENICE 2009
36.                       assemblea Comitato Salviamo  il Parco del 17 dicembre 2015
37.                       nota del  23 dicembre 2015 del Comitato “Salviamo il Parco della Madonnetta” al Prefetto di Roma
38.                       nota in data 23 dicembre 2015 del Comitato “Salviamo il Parco della Madonnetta al Direttore dell'Ufficio Punti Verdi di Roma Capitale
39.                       determinazione Dirigenziale n. 4 del 22 gennaio 2016 prot. n. 24
40.                       verbale chiusura impianto ad opera Polizia Locale X gruppo in data 29 febbraio 2016
41.                       denuncia alla stazione Carabinieri di Acilia del 16 aprile 2016

42.                       denuncia alla stazione Carabinieri di Acilia del 28 aprile 2016

Nessun commento:

Andrea Ciabocco "Vi racconto come è stato ucciso un bel sogno" - Il Quotidiano del Litorale

http://www.ilquotidianodellitorale.it/parco-della-madonnetta-andrea-ciabocco-vi-racconto-ucciso-un-bel-sogno-video/