Inchiesta truffa Punti verde qualità la procura chiede il giudizio per dieci
PUNTI verde qualità. Svolta nell' inchiesta sui parchi comunali finanziati con i soldi pubblici su cui imprenditorie dipendenti del Campidoglio avrebbero ottenuto guadagni illeciti architettando,a suon di mazzette, una truffa basata sulla certificazione di lavori mai effettuati. IPM Francesco Minisci, Giorgio Orano e Alberto Pioletti, coordinati dall' aggiunto Nello Rossi, hanno chiesto il rinvio a giudizio per dieci persone, accusate a seconda delle posizioni di truffa aggravata, corruzionee falso ideologico. L' indagine, che riguarda i primi tre punti finiti sotto la lente della procura - Spinaceto, Feronia e Tor Sapienza - ha portato alla luce un sistema corruttivo nel Comune e un' esposizione nelle casse comunali da oltre 11 milioni di euro. A rischiare di finire sul banco degli imputati ci sono i due imprenditori Massimo Dolce e Marco Bernardini, finiti agli arresti insieme ai due dipendenti comunali Stefano Volpe e Anna Maria Parisi. Poi altri tre funzionari del Campidoglio: Roberto Provantini, Domenico Maiorana e Maurizio Addati, membri della commissione che ha dato il via libera al pagamento di oltre due milioni per il punto verde Spinaceto, a fronte di lavori non eseguiti. Poi Gianmaria Fargnoli, direttore lavori della Maspen Center Sport e Claudio Testi, socio occulto della stessa società. Inoltre Giancarlo Scarrozza, titolare della Luoghi del Tempo Srl, marito di Lucia Mokbel. Stralciate le posizioni di Filippo e Lorenzo Leonetti Luparini, titolari della Tor Sapienza Srl. ©
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