Ostia, Parco della Vittoria: antenne, punto verde qualità, degrado: a breve un’assemblea
Il locale comitato di quartiere prosegue nel suo impegno contro l’elettrosmog, l’abbandono del verde e la manutenzione di strade e marciapiedi
Sono ormai dieci anni che i residenti di Parco della Vittoria, a Ostia, si sono accorti che le 24 antenne, situate tutte insieme sulle loro teste, non fanno bene alla salute. Anzi! Manifestazioni, proteste, incontri con le autorità qualcosa di importante hanno prodotto: il 29 novembre 2007 è stato firmato lo storico accordo in base al quale tutte le antenne situate sulla Torre Acea dovevano essere smantellate.Ma i successivi ‘step’ per farlo rispettare proseguono molto lentamente e soltanto grazie al pressing dei residenti, rappresentati dal comitato di quartiere Parco della Vittoria-Silvio Messina. Dei 24 ripetitori ne sono stati rimossi soltanto 15. Gli altri sono in attesa di essere de localizzati.Proprio martedì scorso c’è stato un incontro con la commissione trasparenza e garanzia per essere informati “se si sia provveduto alla ricerca dei siti alternativi dove posizionare le restanti 9 antenne”. No. Nessuno ha fatto nulla.Però il comitato comunica agli abitanti che il monitoraggio fisso effettuato a dicembre e gennaio mostrerebbe dei valori tranquillizzanti, ‘cosa’ che fa piacere. Ciononostante, affermano al direttivo, ribadiamo che l'accordo prevede sì il monitoraggio ma anche che le antenne se ne debbano andare in ogni caso. E' lo scotto da pagare per i troppi lutti e malati di patologie tumorali che una tale concentrazione ha arrecato.
L’unica nota positiva è l'area cani, ottenuta dopo anni di richieste. E' uno spazio in cui gli amici a quattro zampe possono correre liberi e socializzare. Ma non socializzano solo loro. Infatti l'area è frequentata anche da bambini ed anziani che lì possono passare i pomeriggi in compagnia. Ed è veramente bello vedere quanta allegria regna.
“Desideriamo ringraziare quei frequentatori che fanno di tutto per tenerla pulita ed in ordine, hanno piantato varie piante di cui si prendono giornalmente cura, falciano quando necessario l'erba, controllano che i proprietari raccolgano le deiezioni. E' veramente un esempio di “vivere civile””, prosegue.
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