domenica 31 marzo 2013

L'orto didattico comincio' così....e siamo arrivatial sesto anno...



Al punto verde di qualità la Madonnetta “Salute, disabilità, territorio: sinergie delle agenzie sociali e sanitarie per la salute nel territorio del 13° Municipio”


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di Giulia Pizzuti

Il 7-8-9 giugno, all’insegna del buon umore e della solidarietà, si sono svolte le tre giornate del convegno “Salute, disabilità, territorio: sinergie delle agenzie sociali e sanitarie per la salute nel territorio del 13° Municipio” nella splendida cornice del punto verde qualità del Parco della Madonnetta.

La prima giornata, dedicata agli inserimenti lavorativi dei disagiati mentali, ha visto la presenza di alcuni esponenti della Provincia di Roma: Gianluca Cavino, vicepresidente della commissione cultura e servizi sociali della Provincia di Roma, Tiziana Biolghini, consigliere delegato alle politiche dell’handicap. Presenti erano, inoltre, Paola Bizio, coordinatrice del settore sport e salute mentale dell’UISP di Roma, Orlando Giovanetti, responsabile dei DSM Calcio, il dott. Luigi Guerisoli, direttore del II Distretto D.S.M. del XIII Municipio, la dottoressa Rosina Cursi, responsabile del Centro Diurno “Tagaste” di Ostia, il dott. Valente, consigliere municipale delegato alla sanità ASL, l’infermiere professionista Salvatore Floriani, esperto di Ortoterapia, Andrea Ciabocco, responsabile del Parco la Madonnetta,  e Andrea Novelli, presidente dell’UISP di Roma.
Ha preso per primo la parola, Luigi Guerisoli che ha confermato la preziosità del lavoro di collaborazione fra il centro diurno “Tagaste” e il “Madonnetta Fitness Park” a favore di utenti psichiatrici, sostenendo che il mondo della psichiatria è andato oltre il lavoro all’interno degli studi e che è necessario aprirsi alla realtà circostante.
Dopo il primo intervento è stato proiettato il filmato prodotto dal dipartimento di Salute mentale del II distretto del XIII municipio, nel quale vengono messe in evidenza le varie attività svolte con gli utenti del centro diurno nei 4 anni di sodalizio con il parco la Madonnetta. Nel filmato sono state mostrate le attività motorio-sportive e di ortoterapia organizzate presso la Cooperativa sociale “La Madonnetta”, che si impegna a ricercare le condizioni per il benessere della persona sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico, organizzando attività che mirano all’integrazione totale. “L’obiettivo che ci si propone”, sostiene Andrea Ciabocco, “è di creare una comunità di convivenza dinamica e far diventare il Parco della Madonnetta  sede di corsi di formazione professionale”.
La dottoressa Cursi ha poi presentato e sintetizzato il lavoro dei centri diurni spiegandone il significato e gli obiettivi proposti: “affrontare l’isolamento e l’emarginazione sociale contrastando l’invalidazione individuale; rendere attiva una riabilitazione che lavora sulle parti sane e che si svolga in luoghi sani lontano da corsie, da trattamenti farmacologici, da camici e da pigiami”.
Tiziana Biolghini ha posto poi l’attenzione sulla necessità di una formazione specifica di operatori per le diverse patologie con particolare attenzione al problema dell’integrazione scolastica sostenendo che “all’interno della comunità classe, esiste la necessità di una migliore preparazione di operatori e insegnanti di sostegno per garantire un miglior livello di integrazione.” Ha, infine ricordato che presto uscirà un bando per la formazione di operatori sportivi da utilizzare anche nelle scuole, proponendo alla “Madonnetta Fitness Park” di accreditarsi come ente per la formazione.
Ha preso poi la parola Andrea Novelli sottolineando il fatto che ”lo sport è legato al movimento, al fisico, al rapporto con noi stessi e con gli altri e che questa pluralità di fenomeni non esclude il fisico di nessuno. Dire che lo sport fa bene ai disabili, è un’affermazione falsa. Lo sport fa bene a tutti ed è un grandissimo strumento di integrazione sociale e lavorativo, quindi deve coinvolgere tutti al di là delle condizioni fisiche e delle abilità.”.
Nella seconda giornata di convegno è stato invece affrontato il tema delle attività motorie praticate dagli utenti psichiatrici, volte a coadiuvare il loro reinserimento sociale e il benessere psico-fisico.
Sono intervenuti durante la mattinata Andrea Novelli, la dottoressa Rosina Cursi, Enzo Foschi, Vicepresidente della Commissione sport della Regione Lazio, Riccardo Viola, presidente del Comitato Provinciale CONI, Andrea Ciabocco, Pasquale Barone, presidente del C.I.P. Lazio e Riccardo Cesari, consigliere dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio.
Andrea Novelli, ha aperto la mattinata, spiegando come i principi dell’UISP si inseriscono nell’ambito di questo tipo di attività e ha poi sottolineato che il primo degli obiettivi di questi tre giorni di convegno è far conoscere queste esperienze al mondo e di trovare un metodo efficace per il loro riconoscimento.
Enzo Foschi, ha poi esposto la necessità di trasformare la concezione del “vivere lo sport” come diritto sociale. “Lo sport”, ha infatti detto Enzo Foschi “non può essere considerato unicamente come modo positivo di passare il proprio tempo libero, è infatti soprattutto uno strumento  di integrazione sociale e di riabilitazione. Purtroppo questi ultimi aspetti non vengono tenuti nella giusta considerazione. Serve quindi un cambiamento culturale per far in modo che la concezione e la gestione dello sport possa cambiare. E’ necessaria quindi una maggiore sensibilizzazione. Piccoli gesti possono aiutare scelte come queste. Bisogna rendere possibile la pratica dello sport per tutti, l’approccio allo sport ora è meramente strumentale, deve invece diventare un diritto sociale”.
Dopo l’intervento di Enzo Foschi, i partecipanti al convegno sono stati guidati nello spazio dove vengono svolte le attività di ortocultura all’interno del Parco La Madonnetta e dove gli utenti psichiatrici hanno avuto modo di spiegare ed illustrare la loro attività.
Tornati nella sala del convegno, ha preso la parola Viola, da 6 anni presidente del CONI provinciale, che ha affermato la necessità di guardare allo sport nel suo complesso e non solo alla pratica agonistica. “Nei confronti della disabilità” ha detto, ”dobbiamo essere rispettosi e avvicinarci in punta di piedi. Per rendere possibile la pratica dello sport da parte di utenti psichiatrici, bisogna aumentare il numero dei centri di promozione, di aggregazione e sviluppo; ne dovremmo avere almeno uno per Municipio.”
Importante è stata la testimonianza di Barone il quale ha fatto notare che solamente nella regione Lazio esistono 2000 atleti con disabilità mentale e che attualmente sono 100 le società nel Lazio che aderiscono al Comitato Italiano Paralimpico.
Ha infine preso la parola Riccardo Cesari, e alle richieste di aiuti pratici per migliorare la qualità delle attività degli utenti psichici rivoltegli dalla dottoressa Cursi, ha risposto in modo positivo. Ha, infatti, affermato che la necessità di investire maggiormente e in modo più proficuo i fondi destinati alla sanità è un problema reale e che l’Assessorato alla sanità si sta muovendo in questo senso. Ha quindi dato appuntamento al Parco della Madonnetta per il prossimo anno.
La terza e ultima giornata del convegno è stata dedicata alla pratica dei tanti sport cui partecipano gli utenti dei centri diurni e delle case famiglia: bocce, nuoto, canoa, calcio, tennis e basket.
Numerosi gli atleti della società “Antares Sporting Club” di Subiaco, accompagnati dalla sempre entusiasta Domenica Panzini. Tanti anche gli atleti della comunità Villa Letizia accompagnati dallo psichiatra Santo Rullo e dall’operatore Massimo Scarabattoli, che hanno approfittato della bella giornata per consumare un pic-nic.
Inoltre la proposta degli sport acquatici, in una giornata calda e soleggiata, ha attirato una notevole folla, tanto che si è ritenuto necessario suddividere i partecipanti in due gruppi.
Alle 12.00 tutti i partecipanti alla giornata, dopo aver visitato l’orto gestito dal gruppo di pazienti del centro diurno “Tagaste”, si sono riuniti nella sala dei convegni per la consegna dei diplomi di partecipazione magliette, cappelli e asciugamani da parte di tre atleti della nazionale italiana di lotta, in questi giorni impegnati nella preparazione olimpica

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Andrea Ciabocco "Vi racconto come è stato ucciso un bel sogno" - Il Quotidiano del Litorale

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