Cochi: “Seriamente preoccupato. Occorre riservare allo Sport la massima attenzione”
- 28/11/2012
«Voglio esprimere una forte preoccupazione per l’andamento dell’iter di approvazione di alcune delibere predisposte dal Dipartimento Sport che attendono da molti mesi, in taluni casi anche da più di un anno, di essere portate all’attenzione dell’Assemblea Capitolina». A lanciare l'allarme in una nota è Alessandro Cochi, Consigliere Delegato alle Politiche Sportive di Roma Capitale.
«Non vorrei - prosegue il consigliere - che in ragione di un ordine
di priorità discutibile si trascurassero le necessità di una materia
così importante come Sport, alla quale occorre riservare la massima
attenzione. Abbiamo svolto un profondo lavoro di revisione delle tariffe
per l’utilizzo degli impianti sportivi capitolini e recepito da tempo
le giuste istanze di alcune Federazioni sportive come quelle della
ginnastica, del calcio e della pallamano, che ambiscono a realizzare sul
territorio della nostra Città importanti centri per l’attività
federale. Le aree sono state individuate e i relativi provvedimenti di
assegnazione necessitano ora di completare il loro percorso di
approvazione proprio con il passaggio delle rispettive delibere in Aula
consiliare».
«Altro tema particolarmente importante e delicato è quello del
plafond fidejussioni a beneficio dei mutui contratti dai concessionari
degli impianti sportivi di proprietà di Roma Capitale, a fronte della
realizzazione o della spesso doverosa e puntuale riqualificazione di
diverse strutture. Decine di progetti approvati e in corso di
approvazione senza la necessaria fidejussione dell’Amministrazione
capitolina non potranno trovare i finanziamenti adeguati solitamente
contrattualizzati, per esempio con l’Istituto per il Credito Sportivo».
«Non vorrei che l’estrema rigidità con cui viene interpretato il
blocco sul Piano Investimenti del nostro bilancio da parte del Governo
attraverso il Patto di Stabilità e alcuni episodi negativi riguardanti
ad esempio i punti verde qualità, ereditati peraltro già da
amministrazioni precedenti - che nulla hanno a che fare con gli impianti
sportivi di proprietà di Roma Capitale - impedissero di continuare
un’esperienza che, seppur con qualche doveroso aggiustamento, a garanzia
dell’ente Roma Capitale, dovrebbe assolutamente essere portata avanti.
Per non parlare delle problematiche ancora in corso relative ai Pup
realizzati o da realizzare (se mai si faranno) su aree “sportive”,
anch’essi ereditati dall’amministrazione precedente (ma questo ormai
poco importa), che alcuni Uffici, Dipartimenti e anche Municipi non sono
ancora riusciti a sbloccare come la Palestra Artiglio, il centro
sportivo di via Como e Campo Testaccio. Inutile parlare poi di Bilancio e
del continuo calo sulle voci dipartimentali che non permette una
programmazione a breve-medio termine, o di opere che per poter essere
portate a termine necessiterebbero di non molte risorse per essere
finalmente consegnate alla Città»
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