Truffa delle aree verdi, il supertestimone:
«Così si evitavano i controlli dei vigili»
Sponsor politici per i progetti del XII Municipio, «utili alla comunità». Spunta un nuovo piano finanziato dal Campidoglio
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L'area di Spinaceto
di Valentina Errante
Non solo Punti verde, ma anche altri progetti milionari finanziati dal Campidoglio. Per gli imprenditori Massimo Dolce e Marco Bernardini, finiti in carcere con le accuse di corruzione, truffa pluriaggravata e falso per il business di Spinaceto, la vera forza erano le tangenti agli amministratori pubblici, ma anche le amicizie nella politica: da Pasquale Calzetta e Gianni Porfiri, rispettivamente presidente e assessore del XII municipio, a Sveva Belviso, oggi vice sindaco di Alemanno.
Il testimone. Almeno secondo il super testimone dell’inchiesta, che a verbale, a proposito delle opere a Spinaceto, racconta: «Gianni Porfiri era il riferimento politico sul XII municipio, amico di Massimo (Dolce ndr) gli era stato presentato, anche se dice che lei non lo conosce, da Sveva Belviso, che la conosce molto bene Massimo e che quindi praticamente lui era la sua interfaccia lì sul municipio. Logicamente il municipio aveva interesse a che quest’area mercato venisse realizzata, perché prima di tutto politicamente era qualcosa, era a costo zero perché se la caricava tutta il concessionario e quindi poi c’era la possibilità di farci manifestazioni, insomma di renderla utile proprio per la comunità, quindi il progetto è stato sposato sia dal presidente Pasquale Calzetta, che da Gianni Porfiri, con l’ausilio, dietro, da parte della Belviso e quindi diciamo dal punto di vista politico non c’erano problemi, quindi non ci stavano vigili che venivano a rompere le palle, non rompeva le scatole nessuno e diciamo i lavori sul cantiere andavano avanti».
Funzionario in manette. Ma è con il placet del funzionario del Comune Stefano Volpe, anche lui arrestato, che Dolce e Bernardini avrebbero ideato un altro affare: 10 milioni di euro per una residenza assistenziale sanitaria. I dettagli sono sempre nel verbale del nipote di Dolce, l’uomo che con la sua testimonianza ha dato fatto decollare l’inchiesta. «Quando Volpe ha fatto il piano del Comune per allargare di 200 e passa milioni di euro la nuova tranche di disponibilità per i punti verdi, in questa tranche, parlando una volta con Marco, aveva inserito 10 milioni di euro che andavano per un altro tipo di punto verde, che non era il punto verde qualità, lì ci sono punto verde qualità, punto verde ristoro, varie definizioni. C’era quest’altra tipologia di punto verde. Loro dovevano fare una Rsa, una sorta di clinica, casa di riposo». Per il testimone, la mente sarebbe stata Volpe: «Stefano dice a Bernardini e Dolce: troviamo un terreno e facciamoci sopra un Rsa, ci finanziano in teoria fino a 10 milioni, cioè gli presentiamo il progetto, io, come Stefano Volpe, responsabile, ve lo firmo e ve lo autorizzo, lo mandiamo sopra, lo facciamo firmare da loro e tiriamo fuori altri dieci milioni».
La scelta del terreno. Il terreno doveva essere al di sotto dei 10 mila metri quadri, altrimenti le delibere avrebbero dovuto avere il via libera del Consiglio Comunale «diventava una cosa che si sarebbe persa per strada». L’area era stata individuata al Torrino, in via Cina. Spiega il testimone al pm: «Al di sotto dei 10 mila metri quadri di estensione si poteva fare tutto, tra virgolette, tra di loro, cioè fra municipio e X dipartimento, quindi c’era Gianni Porfiri Stefano Volpe, bene o male si riusciva a sistemà la questione. E’ stato individuato sto terreno e lì volevano farci questo discorso della clinica, quindi questo era per farvi capire che nel momento in cui loro sono entrati all’interno del X dipartimento, hanno stretto rapporto con Volpe, gli hanno iniziato a dà i primi soldi e tutto il resto, qualsiasi cosa che poteva uscì fuori, che poteva essere buona, veniva messa sul piatto, analizzata e quadrata». Intanto l’avvocato di Bernardini, Pierpaolo Ristori, precisa che il documento agli atti, dal quale emerge l’attività corruttiva degli imprenditori, non è un memoriale del suo cliente.
Martedì 03 Aprile 2012 - 09:27 Ultimo aggiornamento: 16:06
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