«Quelle cementificazioni e quel mercato nel parco pubblico non andavano fatte».I cittadini di Casal Brunori riuniti in comitato non ci stanno e non condividono la trasformazione del punto
verde qualità nel loro quartiere che ha visto ridurre lo spazio verde a loro disposizione a favore di un mercato plateatico dove vengono organizzati eventi. «Dobbiamo tutelare l'ambiente - si sfoga
Filippo Cioffi - Roma ha bisogno di una certa quantità di verde per vivere». Dopo l'esposto presentato alla procura della Repubblica la scorsa primavera i residenti non hanno saputo più nulla:«Ormai non c'è niente da fare - commenta Cioffi -l'abuso è stato fatto. Crediamo però che siano state avviate delle indagini e la nostra speranza è che il mercato venga riportato dove era prima. La storia del Punto verde qualità parte da lontano. «La ditta che ha
vinto l'appalto per il Pvq di Spinaceto aveva difficoltà a far coesistere il mercato con altri spazi attrezzati previsti nella stessa area - spiega Roberto Simoncini - anche lui impegnato nelle battaglie del comitato - per questo motivo, immaginiamo, hanno ampliato lo spazio del punto
verde di Spinaceto a discapito di quello di Casal Brunori: per ricavare il posto per il mercato. Tutto questo senza le autorizzazioni necessarie, aumentando l'area del Pvq solo con un atto am-
ministrativo - aggiunge il signor Roberto - per questo abbiamo presentato l'esposto. Dall'oggi al domani abbiamo visto le ruspe al lavoro». Contro tutta l'operazione, secondo il comitato
illecita perché nessun atto è passato attraverso il consiglio Comunale, i cittadini hanno organizzato diverse mobilitazioni, compresa una raccolta di firme. «In linea di principio non siamo contrari ai Punti verde qualità ci tiene a specificare Simoncini - a Spinaceto ci sono
esempi positivi si tratta però di verificare bene come vengono realizzati e se i progetti
delle ditte che li prendono in appalto corrispondono alle reali esigenze del territorio».
verde qualità nel loro quartiere che ha visto ridurre lo spazio verde a loro disposizione a favore di un mercato plateatico dove vengono organizzati eventi. «Dobbiamo tutelare l'ambiente - si sfoga
Filippo Cioffi - Roma ha bisogno di una certa quantità di verde per vivere». Dopo l'esposto presentato alla procura della Repubblica la scorsa primavera i residenti non hanno saputo più nulla:«Ormai non c'è niente da fare - commenta Cioffi -l'abuso è stato fatto. Crediamo però che siano state avviate delle indagini e la nostra speranza è che il mercato venga riportato dove era prima. La storia del Punto verde qualità parte da lontano. «La ditta che ha
vinto l'appalto per il Pvq di Spinaceto aveva difficoltà a far coesistere il mercato con altri spazi attrezzati previsti nella stessa area - spiega Roberto Simoncini - anche lui impegnato nelle battaglie del comitato - per questo motivo, immaginiamo, hanno ampliato lo spazio del punto
verde di Spinaceto a discapito di quello di Casal Brunori: per ricavare il posto per il mercato. Tutto questo senza le autorizzazioni necessarie, aumentando l'area del Pvq solo con un atto am-
ministrativo - aggiunge il signor Roberto - per questo abbiamo presentato l'esposto. Dall'oggi al domani abbiamo visto le ruspe al lavoro». Contro tutta l'operazione, secondo il comitato
illecita perché nessun atto è passato attraverso il consiglio Comunale, i cittadini hanno organizzato diverse mobilitazioni, compresa una raccolta di firme. «In linea di principio non siamo contrari ai Punti verde qualità ci tiene a specificare Simoncini - a Spinaceto ci sono
esempi positivi si tratta però di verificare bene come vengono realizzati e se i progetti
delle ditte che li prendono in appalto corrispondono alle reali esigenze del territorio».
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